Cassazione: niente multe ai padri separati che non esercitano diritto di visita

Cassazione: niente multe ai padri separati che non esercitano diritto di visita

Niente multe ai padri separati che non si occupano dei figli. La sentenza della Cassazione ha accolto il ricorso di un uomo.

ROMA – Nuova sentenza storica della Cassazione. La Corte Suprema ha accettato il ricorso di un padre sanzionato in più di un’occasione per non essersi occupato dei figli dopo la separazione. Secondo quanto stabilito dai giudici, nessuna sanzione al genitore che non esercita il diritto di visita stabilito dal giudice.

Per la sentenza, come riportato da Repubblica, “il diritto di visita è destinato a rimanere libero nel suo esercizio“.

La vicenda

La sentenza della Cassazione è arrivata su un ricorso di un padre che rifiutava il rapporto con il figlio. In primo grado il Tribunale di Chieti ha stabilito l’obbligo di vedere il bambino con una molta di cento euro per ogni incontro saltato.

Il ricorso in Appello non aveva portato i frutti visto che i giudici di secondo grado hanno confermato le sanzioni decisi dai colleghi di primo grado. L’uomo, però, non si è fermato ed è arrivato in Cassazione ribadendo che il “diritto di visita è libero e non coercibile”. Alla fine la Corte Suprema gli ha dato ragione sostenendo che monetizzare significherebbe “banalizzare un dovere essenziale del genitore“.

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Sentenza storica

Si tratta di una sentenza storica che può diventare un precedente. In futuro, infatti, molti altri padri potrebbero ricorrere in Cassazione per vedere l’eliminazioni delle multe che la giustizia italiana ha dato per aver saltato gli incontri con il figlio.

Ma, allo stesso tempo, la decisione della Corte Suprema può essere vista al contrario con la madre che rifiuta di vedere il proprio bambino nonostante l’obbligo del giudice. Una vicenda che rischia di provocare delle polemiche ma anche aprire scenari che fino a questo momento sembravano impensabili. Con la giustizia italiana pronta a cambiare.

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