Niger: ecco cosa sta realmente accadendo

Niger: ecco cosa sta realmente accadendo

L’attenzione mediatica sul Paese africano in cui è stato recentemente rovesciato il governo è massima. Come si sta evolvendo la faccenda?

Dietro ai colpi di stato in Niger, Mali e Burkina Faso ci sarebbe la Russia e, soprattutto, la Wagner. La milizia di Yevgeny Prigozhin, autrice di un fallito golpe nei confronti di Mosca qualche settimana fa, ha recentemente commentato: “Non stiamo riducendo la nostra presenza, anzi siamo pronti ad aumentare i nostri vari contingenti“.

Il gruppo di mercenari di Prigozhin, infatti, ha affermato di voler migliorare le sue relazioni con il continente africano e con i suoi vari Stati. Uno di questi è sicuramente il Niger, Paese poverissimo dal punto di vista economico ma ricco di risorse.

L’uranio africano

Il Niger è famoso per la sua riserva minerale di uranio. Da lì, infatti, viene estratto il 5% di questo materiale con la più alta qualità al mondo. Nel 2021, il Niger ha prodotto oltre 2200 tonnellate di uranio, una risorsa che Putin vorrebbe accaparrarsi a tutti i costi. Per ottenerla, e prendere anche quelle dei vicini Stati africani, il leader moscovita ha promesso dei cambiamenti e la fine dello sfruttamento per i lavoratori del Niger, della Repubblica Centroafricana, del Mali, del Burkina Faso, della Somalia, del Sudan e dell’Eritrea, per citarne alcuni.

La popolazione africana, per ora, ha abboccato alle promesse dell’ex KGB, scendendo in piazza a manifestare portandosi dietro magliette e bandiere russe. Il problema, secondo Panorama, è che se anche Mosca riuscisse a conquistare sul serio i cuori dei cittadini africani, non avrebbe le risorse per riuscire davvero ad aiutarli, visto il grando esborso sostenuto per finanziare la guerra contro l’Ucraina.