Nomina di Fitto crea tensione: l’opposizione colpisce Meloni
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Nomina Fitto “colpisce” Meloni: “Non prendeteci in giro”, spunta un tweet controverso

Giorgia Meloni

Momenti di tensione sulla nomina di Raffaele Fitto: i socialisti si oppongono, ma Giorgia Meloni lo difende con forza.

Le tensioni all’interno della maggioranza europea sono esplose con la questione della nomina di Raffaele Fitto alla vicepresidenza esecutiva della Commissione Europea. Il gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D) si oppone apertamente a questa scelta, principalmente perché Fitto fa parte di Ecr, il gruppo dei Conservatori europei, che non appartiene alla “maggioranza Ursula”, composta da Ppe, Renew e Socialisti. L’argomento controverso, per forza di cose, ha tirato in ballo anche Giorgia Meloni.

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L’opposizione dei Socialisti alla nomina di Fitto “colpisce” Meloni

Per i Socialisti, l’inclusione di Fitto rappresenterebbe un rischio di slittamento a destra dell’asse politico europeo, alimentando una polarizzazione già evidente.

Accettare Fitto come vicepresidente esecutivo, secondo i socialisti, potrebbe infatti rappresentare un punto di non ritorno nella coalizione. In una riunione tenutasi ieri, S&D ha confermato la sua posizione: appoggiare un pacchetto di cinque vicepresidenti, escludendo Fitto. 

Inoltre, la nomina del commissario ungherese Oliver Varhelyi, vicino alla destra estrema dei Patrioti Europei, sta suscitando preoccupazioni. Brando Benifei, europarlamentare democratico, ha sottolineato la necessità di ridurre le deleghe di Varhelyi.

La reazione italiana: tra accuse e difesa dell’interesse nazionale

Lo scontro ha avuto un’eco forte anche in Italia, con Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia in prima linea a difendere Fitto. La premier ha accusato il Partito Democratico di mettere il partito davanti agli interessi dell’Italia, ricordando come nel 2019 FdI supportò la nomina di Paolo Gentiloni, nonostante fosse un esponente di spicco del PD. 

“Ricordo come se fosse oggi quando Fratelli d’Italia chiese al gruppo dell’Ecr di votare a favore del Commissario italiano”, ha dichiarato ieri il ministro della Difesa Guido Crosetto.

“Era Paolo Gentiloni, uno degli esponenti di maggior spicco del Pd, già ministro degli Esteri e presidente del Consiglio in diversi Governi dei quali FdI era il maggior, se non l’unico, oppositore. Ma si trattava, in quel caso, del rappresentante dell’Italia in senso alla Commissione Europea e il nostro unico obiettivo, oltre che dovere, era quello di tutelare l’Italia prima del partito e lo si poteva e doveva fare votando per lui. Non ci pensammo nemmeno un minuto. Oggi, a parti invertite, il Pd non solo non vota per Raffaele Fitto, ma chiede di non dargli un ruolo importante. Un ruolo importante per l’Italia, non per Raffaele“, ha proseguito.

Dal PD arriva una dura replica, richiamando un tweet passato della Meloni in cui esprimeva dissenso verso la nomina di Gentiloni. Dario Nardella, esponente democratico, ha risposto su X: “Ora Meloni basta con le favolette. Nel 2019 eri contro la nomina di Gentiloni a commissario europeo e organizzavi addirittura una protesta davanti a Palazzo Chigi”.

E ancora: “Oggi ci vuoi dire che bisogna votare Fitto senza sé e senza ma perché altrimenti siamo contro l’interesse nazionale. Gli Italiani sono stanchi di queste prese in giro”.

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ultimo aggiornamento: 14 Novembre 2024 15:14

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