Crotone, un uomo accoltella sua figlia 23enne e la sua compagna: non si capacitava del fatto che avesse una relazione gay.
Le vittime della vicenda sono due donne dell’età di 39 e 23 anni. Sono state loro stesse a denunciare il fatto: secondo quanto riferito dalla 23enne, suo padre urlava in preda ad una crisi: “Voglio fare 30 anni di carcere”. Nel frattempo, accoltella sua figlia e l’amante.
L’aggressore è il padre di una delle due vittime: ha deciso deliberatamente di accoltellarle perché non accettava la relazione di sua figlia e la sua compagna. Il fatto risale al 6 agosto a Salerno. Le due donne si sono rivolte ai carabinieri di Crotone.
La vicenda
Secondo le testimonianze della 23enne la vicenda è la seguente: “Mio padre ci ha aggredito mentre urlava ‘Voglio fare 30 anni di carcere: volete morire insieme? È arrivato il momento’ e poi ci ha colpito. Mia madre ha assistito all’aggressione e non ha fermato mio padre, anzi ha provato a bloccarci mentre scappavamo”.
Si tratta di un caso di omofobia in piena regola. La vicenda ha avuto inizio quando le due ragazze, Francesca 39enne e Immacolata 23enne, rispettivamente di Crotone e Napoli, sono andate a Salerno per motivi di lavoro. Coosì, nel capoluogo campano, sono state ospitate a casa di una parente della 23enne.
Ed è proprio nell’abitazione della parente che è avvenuta la follia. La figlia del carnefice continua il suo racconto: “Entrambe abbiamo riportato qualche ferita, ma siamo riuscite a scappare. Fino alle 5 del mattino però mio padre ci ha inseguite e minacciate. Abbiamo chiamato il 112 e i carabinieri sono intervenuti accompagnandoci nel nostro domicilio di Salerno per fare le valigie e tornare poi a Crotone in sicurezza. Lui a oggi nega tutto, ma abbiamo le prove di quello che ha fatto”. Adesso, le due ragazze hanno fatto rientro in Calabria. Subito dopo l’aggressione si sono recate al Pronto Soccorso dell’ospedale di Crotone. Hanno riportato numerose ferite di arma da taglio.
