Ucraina, le sorti dei sodati di Azovstal

Ucraina, le sorti dei sodati di Azovstal

Dopo la resa dell’acciaieria di Mariupol alle forze armate russe, non si hanno notizie sulle sorti dei soldati di Azovstal.

Circa 2500 soldati ucraini appostati nell’acciaieria di Azovstal si sono consegnati alle forze armate russe dopo l’ordine del presidente ucraino Zelensky. Ma dopo essersi consegnati alle forze nemiche, dei militari non si è saputo più niente. Kiev li definisce gli “eroi di Azovstal”.

Non sappiamo che fine abbiano fatto i soldati ucraini, né dove siano detenuti. Ancora non ci sono informazioni in merito al fatto che il presidente dell’Ucraina abbia concordato lo scambio di prigionieri. Leonid Slutsky, ha aperto una prima proposta di negoziazione, ma ancora non è stato concordato nulla.

L’ipotesi dello scambio di prigionieri

Qualche giorno fa, Leonid Slutsky, il negoziatore russo oltre che capo della commissione Affari Esteri della Duma, aveva dichiarato che Mosca stava ipotizzando “la possibilità” di uno scambio di prigionieri. Lo scambio dovrebbe avvenire tra i combattenti del reggimento Azov e l’oligarca filorusso Viktor Medvedchuk. Slutsky ha però smentito immediatamente la notizia dell’ipotesi dello scambio. Slutsky ha infatti dichiarato che i giornalisti che hanno raccontato il fatto hanno contestualizzate male le sue parole.

Denis Pushilin, il capo dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, ha dichiarato che “sono state detenute e sono in custodia 2.439 persone, di cui 78 donne”. Mentre la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk ha ribadito che Kiev “si batterà per il ritorno di ognuno di loro”. Attualmente non è pervenuta nessuna notizia in merito alla sorte degli eroi di Azovstal.

Alcuni video diffusi dalla Russia mostrano il momento in cui i soldati dell’acciaieria di Mariupol si sono arresi. Nei filmati si può notare come non venga mostrato Denis Prokopenko. Le forze armate russe avrebbero portato via dall’acciaieria il comandante del battaglione Azov” con un veicolo blindato speciale” per difenderlo dalla folla. Questo è quanto pervenuto dalle dichiarazioni fatte da Mosca.

Inoltre, nei filmati non si vede nemmeno il comandante della 36° brigata speciale della Marina ucraina, Serhiy Volynskyy, anche detto Volnya. Volynskyy rappresenta una delle maggiori forze di difesa dell’Azovstal.