La donna ha anche parlato delle condizioni del figlio che le avrebbe confessato di voler morire e che avrebbe smesso di mangiare.
Kata non si trova dallo scorso 10 giugno: sono passati ormai più di due mesi dalla sparizione della bambina di origini peruviane dall’ex hotel Astor di Firenze. Da quel momento sono state tante le piste indagate dagli investigatori ma della piccola non c’è ancora traccia.
Ieri, rilasciando un’intervista a La Nazione, ha parlato la nonna di Kata, rivelando alcuni dettagli sulla sua scomparsa e parlando di come la sua famiglia sta affrontando la situazione. “Credo – ha detto la donna – che sia stata vittima di uno scambio di persona: volevano un’altra bambina“.
“Siamo delle brave persone – ha aggiunto la nonna di Kata – mio figlio ha avuto una vita difficile, ma ha scontato la sua pena in carcere. E la famiglia di Katherine, mia nuora, è rispettata. Io non ho idea di cosa succedesse all’Astor, ma sono certa che Abel – lo zio della bambina recentemente arrestato – non c’entri niente”.
Le condizioni del padre di Kata
La nonna della piccola ha anche parlato di suo figlio Miguel, il padre di Kata. Pochi giorni fa, l’uomo aveva tentato di uccidersi con dei cocci di bottiglia dopo una pesante discussione con la moglie. Secondo quanto affermato dalla madre, Miguel vorrebbe farla finita.
“Mi ha confidato di volersi uccidere – ha raccontato la nonna di Kata -. Io gli ho detto di pensare alla sua famiglia, ma lui non riesce a smettere di torturarsi. Mi chiede: ‘Dove eravate tutti quando è sparita la mia bambina?’ e io non so cosa rispondere. Nei giorni scorsi è svenuto perché non mangia più: è caduto in terra davanti al fratellino di Kata, terrorizzato.”