Nord Stream, servizi segreti russi accusano l’Occidente dei danni 
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Direttore: Alessandro Plateroti

Nord Stream, servizi segreti russi accusano l’Occidente dei danni 

impianto petrolio

Il Cremlino hanno accusato l’Occidente di aver causato i danni a Nord Stream: “Occidente organizzatore di questo atto terroristico”.

I servizi segreti russi hanno scaricato all’Occidente la colpa in merito ai recenti danni verificatisi nei gasdotti Nord Stream 1 e 2. Secondo i russi sarebbe quindi responsabilità dell’Occidente la fuga di gas nel Mar Baltico da Nord Stream. Ci sarebbero anche delle prove a riguardo, che dimostrerebbero le esplosioni incriminate.

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L’accusa del Cremlino

A sostenere questa tesi il capo del servizio esterno d’intelligence russa Sergey Naryshkin, citato poi dall’agenzia Ria Novosti. Il capo dell’Svr, Sergey Naryshkin: “Abbiamo già alcuni materiali che indicano la pista occidentale nell’organizzazione e nell’attuazione dell‘attacco terroristico” ai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, dice.

Poi aggiunge: “A mio parere, l’Occidente sta facendo di tutto per nascondere i veri responsabili e organizzatori di questo attacco terroristico”. Dello stesso avviso Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin. Secondo Peskov, le esplosioni che hanno provocato danni al gasdotto Nord Stream derivano da un “atto di terrorismo di stato senza precedenti”. Secondo Peskov, è fondamentale svolgere una “seria indagine internazionale”.

impianto petrolio

Il portavoce del Cremlino aggiunge: “Ovviamente, un atto così senza precedenti, si potrebbe dire, di terrorismo di stato, non può e non dovrebbe fare a meno di una seria indagine internazionale. Naturalmente, sarà necessaria la cooperazione nell’ambito di tale indagine”.

Ancora non è possibile stimare quanto tempo ci vorrà per riparare il gasdotto. Ma cosa comporterebbe all’Italia la momentanea chiusura del gasdotto? Il governo italiano ha messo in atto una politica di indipendenza dalle forniture russe dal gas, a causa dei tagli di Gazprom e per i danni ai condotti.

Cosa comporta la chiusura del gasdotto in Italia

L’Italia ha cambiato partner energetici, sostituendo il gas russo con quello di altri Paesi. Ad oggi, il paese da cui l’Italia importa più gas è l’Algeria. Nella fattispecie, il 29,6 per cento delle forniture arrivano dal gasdotto di Mazara del Vallo, il Transmed.

Nonostante ciò, il mercato italiano subirebbe comunque delle conseguenze, che anzi già ora si stanno facendo sentire. Difatti, il prezzo del gas è salito ancora dopo il calo registrato nelle scorse settimane. Tra i Paesi dell’Europa, la Germania riceve gas dalla Russia solo attraverso il gasdotto Yamal. Se anche quel gasdotto dovesse subire dei danni, ci sarebbero forti conseguenze socio economiche. Le aziende sarebbero costrette a de-localizzare per poter continuare la produzione. L’occupazione subirebbe una forte ricaduta.

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ultimo aggiornamento: 30 Settembre 2022 15:06

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