Nordio: "Intercettazioni indispensabili nella lotta alla mafia"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Nordio: “Intercettazioni indispensabili nella lotta alla mafia”

Carlo Nordio

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha ribadito la necessità delle intercettazioni contro la mafia ma anche di impedirne l’abuso.

L’arresto del boss latitante Matteo Messina Denaro grazie al lavoro dei Carabinieri e della Procura di Palermo è avvenuto anche grazie alle intercettazioni delle conversazioni tra i familiari che hanno fatto cenno alla malattia del boss. Proprio sulle intercettazioni recentemente si era creato un dibattito partita dal ministro Nordio.

Il guardasigilli è intervenuto su questo argomento dicendo: “Sono anni che ripeto che le intercettazioni sono assolutamente indispensabili nella lotta alla mafia e al terrorismo e per comprendere i movimenti di persone sospettati di reati gravissimi. Quello che va cambiato è l’abuso che se ne fa per reati minori, con la diffusione sulla stampa di segreti individuali che no hanno a che fare con le indagini” spiega il ministro Nordio. “Credo che ci sia malafede quando si confondono i due campi” sottolinea.

Carlo Nordio
Carlo Nordio
Leggi anche
Mes: governo vicino alla ratifica

La discussione sullo strumento

Le intercettazioni sono al centro della riforma della Giustizia. Il ministro, infatti, vorrebbe mantenerle quasi esclusivamente per i reati di mafia e terrorismo ed eliminarle per reati minori di cui se ne fa solo un abuso. Questa prospettiva paventata da Nordio ha provocato tensioni all’interno sia della politica che della magistratura e non sono mancate le polemiche.

Per Nordio, le intercettazioni “sono elementi fondamentali per la ricerca della prova e sono ancora più fondamentali per comprendere i movimenti delle persone. Ma è chiaro che i mafiosi non parlano per telefono dei loro programmi criminosi, le intercettazioni servono ovviamente per capire con chi parlano, come si muovono e quali siano le loro problematiche” spiega il ministro. “Ad esempio in questo caso si è capito che parlando di una malattia molto grave si poteva risalire ad un luogo di cura e così pare sia stato fatto” riferendosi al caso Messina Denaro.

A far riemergere la discussione dello strumento in mano alla magistratura è stato il procuratore capo di Palermo De Lucia, responsabile della cattura del boss. “Senza intercettazioni non si possono fare le indagini di mafia. Sono uno strumento indispensabile e irrinunciabile nel contrasto alla criminalità organizzata e alla mafia”, ha sottolineato. A mettere chiarezza è stata proprio la premier Giorgia Meloni: “Le intercettazioni – per come sono utilizzate per i procedimenti di mafia – sono fondamentali. Uno strumento di indagine di cui non si può fare a meno. Per questo genere di reati nessuno le ha mai messe in discussione”.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 17 Gennaio 2023 10:43

Mes: governo vicino alla ratifica

nl pixel