Norovirus, la variante Kawasaki fa paura: “La più contagiosa”

Norovirus, la variante Kawasaki fa paura: “La più contagiosa”

Cresce l’attenzione sul Norovirus ed in particolare la variante Kawasaki che sta dilagando soprattutto nel Regno Unito. Ecco di cosa si tratta.

Massima attenzione sul Norovirus e la variante Kawasaki. Infatti, l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, l’UKHSA, ha rivelato che si sta registrando “una diffusione insolitamente elevata di infezioni”. Si tratta di un virus conosciuto già dal 2014 e che è stato rintracciato anche in Italia. Ecco i suoi sintomi e come bisogna combatterlo.

Norovirus, allarme variante Kawasaki

In questi giorni nel Regno Unito si sta registrando un aumento insolito dei casi di infezioni da Norovirus. In modo particolare, della sua variante chiamata Kawasaki che avrebbe coinvolt circa il 70% delle persone contagiate.

Si tratta di un virus che è stato isolato per la prima volta in Cina solo qualche anno fa, nel 2014, e che risulta essere stato presente anche in Italia in passato, sebbene ad oggi non risultino accertati casi. Tale variante di Norovirus mette alla prova soprattutto l’apparato gastrointestinale, e, in alcuni casi, può portare conseguenze più gravi.

Il parere di Matteo Bassetti

A dire la sua sul Norovirus e la variante Kawasaki è stato a Fanpage.it anche Matteo Bassetti, direttore del Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova.

L’esperto ha prima di tutto spiegato: “Il Norovirus è in assoluto il più frequente microrganismo causa di gastroenteriti. Nello specifico, è il principale responsabile di quelle gastroenteriti che possiamo definire “di gruppo”, ovvero quelle che possono colpire soprattutto luoghi di comunità, come una scuola, un ospedale o una caserma […]”.

Nello specifico sulla variante Kawasaki: “Ormai la variante Kawasaki è nota da diversi anni: la prima epidemia nel Regno Unito risale a dieci anni fa. Sicuramente si tratta del ceppo in assoluto più contagioso dei norovirus oggi esistenti: ha una contagiosità quasi dieci volte superiore rispetto al Norovirus comune”.

Tale virus provoca sintomi legati all’apparato gastrointestinale: “Questo virus non causa quadri complicati, ma, al massimo, un elevato numero di persone contagiate che sviluppano i sintomi tipici, ovvero mal di pancia e diarrea, che si risolvono in genere nell’arco di due o tre giorni”, ha detto ancora Bassetti.

“A fronte di numeri così elevati, come quelli causati ora dal Norovirus Kawasaki nel Regno Unito, si può verificare anche qualche caso più severo con un rischio maggiore di complicanze. Il virus è altamente contagioso ma poco invasivo”.

Per contrastare la diffusione del virus, Bassetti ha spiegato che occorra “adottare le misure di prevenzione e di igiene, soprattutto in presenza di un focolaio. Per prima cosa è fondamentale lavarsi le mani con acqua e sapone quando si frequentano luoghi che potrebbero essere contaminati. I gel disinfettanti che abbiamo usato durante la pandemia infatti potrebbero non essere efficaci contro questo tipo di virus. Allo stesso tempo è importante igienizzare le superfici e i servizi igienici. Inoltre per proteggersi dall’aerosol del virus, è importante tirare sempre lo sciacquone con il water chiuso per impedire che il virus si diffonda nell’aria circostante”.