Un gruppo di turisti russi stava viaggiando in Norvegia, quando si è trovato perquisito e arrestato dalla polizia locale.
I posti nuovi da visitare non possono non essere immortalati con qualche scatto di fotografia. Per un gruppo di russi però (tre uomini e una donna), questo gesto gli è costato caro. Pare che ingenuamente abbiamo fotografato degli oggetti vietati per la documentazione; quindi una volta perquisito il materiale fotografico, la polizia in Norvegia li ha arrestati immediatamente.
Quattro russi, tre uomini e una donna, stavano viaggiando in Norvegia quando d’improvviso l’11 ottobre si sono trovati al centro di una perquisizione. Sarebbero stati fermati dalla polizia locale che, perquisendo il loro veicolo, hanno trovato attrezzatura fotografica insieme a fotografie scattate durante il viaggio.
Il gruppo di turisti stava semplicemente visitando il posto e, come spesso accade, hanno voluto immortalare quei momenti scattando delle fotografie. Queste però, talvolta, ritraevano oggetti vietati per la documentazione. Potrebbe trattarsi di Drevjamoen, un campo a 30 chilometri da Mosjoen, che è sotto la giurisdizione di una società di logistica delle forze armate norvegesi.
La versione della polizia
Così i russi sono stati accusati dalla polizia norvegese di aver violato l’Information Act, ed arrestati per “aver registrato o utilizzato informazioni di determinati oggetti che richiedono protezione o attività che si svolgono presso o vicino a loro”. C’è la probabilità che la polizia ci fosse stato un collegamento tra la detenzione di cittadini russi a Tromso e il Finnmark. Ma quest’ultimi non hanno utilizzato droni, ma normali macchine fotografiche.