Per il 2026 in arrivo, le profezie di Nostradamus descrivono come al solito uno scenario decisamente poco rassicurante.
Dopo la previsione fatta per il 2025, sono uscite di recente le profezie di Nostradamus per il 2026. Come riportato da diversi organi di stampa, sarà un’annata generalmente causata da varie turbolenze, cosa che potrebbe provocare uno “spavento” altrettanto generale. Sono state prese in esame varie tematiche fanno effettivamente parte dell’attualità, ma che potrebbero a loro volta ripercuotersi anche in futuro.
Lo “sciame di api” in arrivo
Una delle profezie decisamente più allarmanti, riguarda il presunto “sciame di api” in arrivo proprio nel 2026. L’espressione in questione, sembrerebbe rappresentare l’insieme di figure politiche influenti e in grado di smuovere l’equilibrio di un pianeta intero, potenzialmente. Nomi come Donald Trump e Vladimir Putin appaiono irrinunciabili, all’interno di questo elenco di profezie. Gli analisti alludono al fatto che, con questa espressione, si vogliano intendere nuove decisioni riguardanti la guerra fra Russia e Ucraina. E, parallelamente, il conflitto in Medio-Oriente.
Oltre alla profezia appena descritta, è stata utilizzata un’altra espressione a sua volta preoccupante. Si tratta infatti della possibilità che il Ticino, regione della Svizzera, si trovi inondato di sangue. Ciò potrebbe fare riferimento ad alcune tensioni geopolitiche che si potrebbero verificare in Europa. Uno dei temi ricorrenti nelle presunte profezie di Nostradamus è quello dei disastri naturali. Molti ritengono che simboli come il “fuoco dal cielo” possano predire eventi climatici estremi per il 2026, in linea con gli effetti del cambiamento climatico.
Le perdite dell’Occidente
Un’altra profezia fatta da Nostradamus per il prossimo 2026 riguarda ancora una volta l’Occidente. Come anticipato in precedenza, sarà un anno generalmente turbolento. E questo, anche a causa di alcune tematiche al momento di stretta attualità.
All’interno di queste profezie sembrerebbe esserci spazio anche per l’intelligenza artificiale. L’Occidente potrebbe infatti rischiare di “perdere la sua luce in silenzio”. Ciò, stando al parere degli analisti, simboleggia gli effettivi progressi che Cina e Giappone stanno compiendo nel campo dell’IA.
Per quanto queste previsioni possano sembrare catastrofiche, c’è una piccola nota positiva: “Le ombre cadranno, ma l’uomo di luce sorgerà“.
