La nota dell'Istati sui livelli produttivi di luglio 2019: i numeri
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Direttore: Alessandro Plateroti

Istat, migliorano i livelli produttivi. In aumento il clima di fiducia dei consumatori

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La nota dell’Istat sui livelli produttivi che registrano un lieve miglioramento. In aumento anche il clima di fiducia dei consumatori.

ROMA – La nota dell’Istat sui livelli produttivi registra un lieve miglioramento. Nel mese di luglio – fa sapere l’Istituto citato dall’ANSA – l’indicatore ha interrotto quella flessione in atto dalla fine dello scorso anno, prospettando uno scenario futuro migliore rispetto a quanto previsto a giugno.

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E questo sguardo positivo ha portato anche ad un aumento del clima di fiducia dei consumatori, diffuso a tutte le componenti. Il miglioramento ha coinvolto anche le imprese. Solo quelle manifatturiere continuano con il trend negativo. E i numeri pubblicati nella giornata del 2 agosto lo confermano.

Negative le prospettive per gli scambi internazionali

Nessun miglioramento per quanto riguarda le prospettive degli scambi internazionali. La negatività – precisa la nota – è dovuta alle tensioni commerciali e al rallentamento dell’economia cinese. L’Istat, inoltre, ha voluto ricordare come “il PIL italiano nel secondo semestre ha registrato una crescita pari a zero a sintesi di una diminuzione del valore aggiunto dell’industria e di un contenuto incremento in quello dei servizi“.

Situazione che ha portato l’indice destagionalizzato della produzione industriale a ridursi marginalmente in termini congiunturali dopo l’incremento registrato a maggio.

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Fonte foto: https://www.facebook.com/IstatCensimentiGiornoDopoGiorno

L’inflazione rallenta

Nella nota l’Istat ha confermato anche il rallentamento dell’inflazione. Una nuova frenata che amplia il differenziale negativo con la dinamica dei prezzi al consumo nell’area dell’euro e nei principali partner europei.

In questo documento, inoltre, viene fatto un punto sul tasso di disoccupazione in Italia. Percentuale diminuita ulteriormente ma il gap con la media dell’area euro continua ad essere molto elevato. Questo è dovuto anche alla crescita minima dell’occupazione nel mese di giugno. Un andamento altalenante da parte dell’economia italiana che non riesce, almeno al momento, a mettersi alle spalle il periodo difficile che dura ormai da diversi anni.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/IstatCensimentiGiornoDopoGiorno

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:00

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