Istat, ‘Impatto del Covid sull’economia italiana è profondo ed esteso’

Istat, ‘Impatto del Covid sull’economia italiana è profondo ed esteso’

La nota dell’Istat per il mese di marzo: il focus sul commercio al dettaglio ai tempi del coronavirus.

L’Istat parla di un impatto profondo ed esteso del coronavirus sull’economia italiana. Il rapporto mensile dell’Istituto parla di uno scenario economico internazionale eccezionalmente negativo.

Fonte foto: https://www.facebook.com/IstatCensimentiGiornoDopoGiorno

Coronavirus, la nota dell’Istat per il mese di marzo

L’Istat, per quanto riguarda la vendita al dettaglio, stima un calo delle vendite che si aggira intorno al venti per cento. Il calo è legato soprattutto al tracollo delle spese non alimentari, crollate del trentasei per cento circa.

“A marzo 2020 si stimano, per le vendite al dettaglio, flessioni rispetto a febbraio pari al 20,5% in valore ed al 21,3% in volume. A determinare l’eccezionale calo sono le vendite dei beni non alimentari, che diminuiscono del 36,0% in valore e del 36,5% in volume, mentre quelle dei beni alimentari sono stazionarie in valore e in lieve diminuzione in volume (-0,4%)”.

Lo scenario non è migliore neanche analizzando il primo trimestre del 2020, con un calo stimato di poco inferiore al sei per cento.

“Nel primo trimestre del 2020, le vendite al dettaglio registrano un calo del 5,8% in valore e del 5,9% in volume rispetto al trimestre precedente. Diminuiscono le vendite dei beni non alimentari (-11,6% in valore e -11,5% in volume), mentre le vendite dei beni alimentari registrano variazioni positive (rispettivamente, +2,0% in valore e +1,9% in volume)”.

Istat, in crescita il commercio elettronico

Anche nel mese di marzo si conferma la crescita del commercio elettronico.

“Rispetto a marzo 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce del 9,3% per la grande distribuzione e del 28,2% per le imprese operanti su piccole superfici. Le vendite al di fuori dei negozi calano del 37,9% mentre è in crescita sostenuta il commercio elettronico (+20,7%)”.

Di seguito il testo integrale della nota dell’Istat.