Notre-Dame de Paris riapre dopo cinque anni. Una cerimonia globale celebra la rinascita della cattedrale simbolo della cultura europea.
Dopo cinque anni di intensi lavori di restauro, Notre-Dame de Paris, devastata da un incendio il 15 aprile 2019, riapre le sue porte. La cerimonia di riapertura, che si svolgerà oggi, ha attirato oltre 40 leader internazionali. Tra i nomi di spicco figurano Donald Trump, Volodymyr Zelensky e Sergio Mattarella. Anche personalità del mondo culturale e reale, come il Principe William, saranno presenti lungo la Senna.
Un simbolo rinato: la cattedrale che unisce il mondo, presente Trump
L’incendio, seguito in diretta mondiale, non solo ha devastato un gioiello dell’architettura gotica, ma ha anche acceso un’ondata di solidarietà globale. Donazioni per un totale di 844 milioni di euro sono arrivate da tutto il pianeta, permettendo di restaurare la cattedrale in tempi record. A coordinare l’imponente progetto, oltre duemila tra operai, restauratori e architetti, inclusi molti italiani, che hanno affrontato sfide come le polveri di piombo e il blocco imposto dalla pandemia.
Il presidente francese Emmanuel Macron, che aveva promesso la rinascita della cattedrale in cinque anni, parlerà all’interno dell’edificio per evitare le condizioni meteo avverse. Questo luogo, cuore spirituale e storico di Parigi, non è solo un simbolo francese, ma un tesoro dell’umanità intera.
Trump prima dell’incontro all’Eliseo ha dichiarato: “Il mondo sembra essere un po’ impazzito di recente“.
Celebrazioni e incontri diplomatici
Prima della cerimonia, Macron incontrerà Trump e Zelensky separatamente. Un eventuale dialogo tra i due leader, però, potrebbe avvenire a margine dell’evento. Al termine della giornata, i leader mondiali parteciperanno a una cena di gala all’Eliseo.
Tra gli ospiti d’onore spicca Sergio Mattarella, primo leader internazionale a visitare Notre-Dame dopo l’incendio. La sua presenza testimonia l’importanza dei legami culturali e storici tra Francia e Italia.
Non mancano sorprese, come la presenza di Elon Musk, che ha suscitato polemiche per aver condiviso immagini esclusive della cattedrale restaurata prima della visita ufficiale di Macron.
La rinascita di Notre-Dame non è solo un momento di celebrazione, ma un richiamo universale alla forza della cooperazione e alla resilienza culturale. Quella che è stata la “Grande Dama ferita” torna oggi a splendere, unendo leader e popoli sotto lo stesso tetto di storia e spiritualità.
Notre-Dame non è solo di Parigi, è del mondo intero.
