Dalle pensioni al Reddito di Cittadinanza, le novità della Manovra

Dalle pensioni al Reddito di Cittadinanza, le novità della Manovra

Come cambia la Legge di Bilancio: le novità contenute nella manovra. Via il Cashback e revisione del Reddito di Cittadinanza.

Dopo la cabina di regia del 27 ottobre prende forma la nuova legge di bilancio e sono venute alla luce le novità presenti in manovra dopo il confronto con i sindacati e dopo il confronto tra le forze di maggioranza.

Reddito di Cittadinanza

Le novità nella Manovra

Rispetto alla prima proposta avanzata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi e dal ministro dell’Economia, nella proposta portata in Cdm ci sono in effetti poche ma notevoli differenze che agevolano l’approvazione del provvedimento.

Pensioni

La prima novità riguarda le pensioni, tema di discussione all’interno del governo e terreno di scontro tra il premier Draghi e i sindacati. La nuova proposta per il superamento di quota 100 prevede il passaggio a quota 102 per un solo anno. Nel 2022 sarà quindi possibile andare in pensione con 64 anni di età e trentotto di contributi.

Reddito di Cittadinanza

La seconda novità riguarda il Reddito di Cittadinanza. Il governo conferma la misura ma mette in atto la stretta preannunciata nelle settimane precedenti anche dal Presidente del Consiglio. La piccola grande rivoluzione è che chi rifiuta due proposte di lavoro non dovrebbe più ricevere il contributo.

Superbonus

Sciolto anche il nodo Superbonus. La proroga per il 2022 ci sarà e sarà estesa anche alla abitazioni monofamiliari. Qui però scatta il limite relativo all’Isee, con il tetto massimo fissato a 25.000 euro. Inoltre potrà essere utilizzato solo per le prime case. Per quanto riguarda i condomini si procede con la proroga fino al 2023 e poi con una progressiva riduzione dei fondi.

Cashback

Come preannunciato, con la nuova manovra finisce l’esperimento del cashback. La misura varata dal governo Conte sarà cancellata.

Mario Draghi

Quanto vale la Legge di bilancio

Per la nuova legge di bilancio il governo mette sul piatto 23 miliardi di euro. L’idea è quella di procedere con una manovra espansiva per fronteggiare gli effetti a lungo termine della pandemia e sostenere quindi la ripresa.