Nubifragio a Milano: cosa succederà agli alberi abbattuti?

Nubifragio a Milano: cosa succederà agli alberi abbattuti?

La città di Milano ha intenzione di riutilizzare il legno degli alberi distrutti dal maltempo, “e non come rifiuto”.

Dopo il devastante nubifragio che ha devastato Milano nella notte tra lunedì e martedì, la città cerca ancora di rimettersi in piedi. Alberi sradicati e rami spezzati dal vento che ancora bloccano diversi punti. La Regione Lombardia ha chiesto lo stato di emergenza, ma quello che ci si domanda è: cosa ne sarà degli alberi abbattuti?

alluvione, strada allagata, auto parcheggiate

Milano: “Riutilizzare il legno”

Sono quasi migliaia gli alberi sradicati dalla furia del vento di queste ultime 48 ore. Al momento, questi sono stati portati nel deposito della Protezione Civile di via Novara e in quattro aree allestite dal Niur, il Nucleo Intervento Rapido del Comune di Milano.

Intanto la giunta comunale fa sapere che “si sta valutando la possibilità di riutilizzare il legno e non come rifiuto”. La decisione resterà solo e soltanto del Comune e non di AVR, la società a cui è stata data in appalto la manutenzione delle aree verdi cittadine.

Infatti, come spiega il presidente della Commissione Ambiente del Municipio 9, Marco Salomon, “a norma del contratto stipulato tra AVR e il Comune vi è la discutibile norma che la legna tagliata da AVR resti nella disponibilità di AVR. Norma che definisco discutibile visti i valori di mercato raggiunti dal legname”.

Cosa succederà agli alberi sradicati?

Ma quale sarà l’iter di “riutilizzo” del legname finito tra le strade di Milano? Com’è nelle intenzioni del Comune, il legno non verrà trasformato in combustibile. “La procedura seguita di solito per gli alberi in questi casi è di biotriturare il materiale e destinarlo a un centro di compostaggio”, spiega l’arboricoltore e agronomo Alessandro Pestalozza.

Successivamente si esegue il procedimento della cippatura da cui si ricava il cippato, ovvero il legno sminuzzato, il quale può essere “usato come un combustibile alternative alle fonti energetiche non rinnovabili. La cippatura è una pratica virtuosa per l’ambiente anche perché la percentuale di anidride carbonica che produce è poca”, spiega.

Le conseguenze della morte degli alberi

Quando un albero muore vuol dire che nell’atmosfera aumenta notevolmente la quantità di anidride carbonica, contribuendo ad aumentare l’effetto serra. Questo avviene nel caso in cui esso viene buttato in un inceneritore, sprigionando una notevole quantità di anidride carbonica.

“L’ideale sarebbe che un albero muoia nel suo ambiente rientrando lentamente nei cicli della foresta e non sotto la spinta di eventi gravissimi come quelli che vediamo in questi giorni”, conclude Pestalozza.

Parte della colpa ricade però anche sulla manutenzione del verde. “E abbiamo anche visto che alcuni alberi hanno resistito meglio. Nel nubifragio di Milano per esempio i bagolari sono rimasti in piedi”, riflette l’agronoma Elisabetta Panino.