Ecco perché il nucleare è fondamentale per la transizione energetica

Ecco perché il nucleare è fondamentale per la transizione energetica

Nel 2024, il nucleare rappresenta il 25% del mix energetico europeo. Perché questa fonte è cruciale per la transizione energetica.

La transizione energetica in Europa sta portando a una graduale riduzione dell’uso di fonti fossili come gas, petrolio e carbone, che nel 2024 incidono solo per il 27% nella generazione di elettricità nell’Unione Europea. In questo contesto, l’energia nucleare gioca un ruolo fondamentale, contribuendo già oggi al 25% del mix energetico europeo. Questo dato rende evidente l’importanza del nucleare per ridurre le emissioni di carbonio e mantenere un approvvigionamento energetico stabile.

L’importanza del nucleare nella transizione energetica europea

Come riportato da affaritaliani.it, secondo i dati diffusi dall’esperto docente di Tecnica ed Economia dell’Energia presso l’Università di Padova, le fonti a basso impatto ambientale, tra cui le rinnovabili e il nucleare, forniscono quasi il 75% dell’elettricità nell’UE. L’eolico rappresenta il 18% del totale, seguito dall’idroelettrico con il 14,6%. Tuttavia, senza l’apporto del nucleare, sarebbe difficile immaginare un sistema energetico sostenibile, data la necessità di fonti affidabili e continue per bilanciare la produzione intermittente di eolico e solare.

Il futuro della transizione: verso una riduzione ulteriore delle fonti fossili

Il peso delle fonti fossili nel mix energetico europeo è destinato a diminuire ulteriormente. Nel primo semestre del 2024, grazie a un incremento significativo di energia rinnovabile e nucleare, si è registrato un calo del 17% della produzione da fonti fossili rispetto all’anno precedente. Questo trend è particolarmente evidente in paesi come Germania e Italia, che hanno ridotto rispettivamente del 16% e del 21% la loro dipendenza da carbone e gas.

La decarbonizzazione dell’Europa è strettamente legata alla capacità di integrare fonti rinnovabili con il nucleare. Senza quest’ultimo, infatti, sarebbe necessario generare il 90% dell’energia da fonti intermittenti come il solare e l’eolico entro il 2050, un obiettivo estremamente difficile da raggiungere. Per questo motivo, il nucleare si configura come una risorsa indispensabile per garantire la stabilità e la sicurezza del sistema energetico, evitando una dipendenza eccessiva da fonti variabili.

L’Italia, in particolare, potrebbe considerare il nucleare come una risorsa strategica per la propria transizione energetica, integrando questa fonte con le rinnovabili per garantire una fornitura energetica resiliente e sostenibile.