Quante uova si possono mangiare ogni settimana? Le linee guida scientifiche aggiornate e le dichiarazioni degli esperti.
Fino a poco tempo fa, le uova erano considerate un alimento da consumare con moderazione per via del loro contenuto di colesterolo. Ma ora grazie al parere degli esperti, come riportato da corriere.it viene alla luce la verità.

Le uova riabilitate: cosa dice la nutrizione moderna
Tuttavia, come spiega Livia Pisciotta, professoressa ordinaria di Scienza dell’alimentazione all’Università di Genova, al Corriere della Sera: «Le uova contengono proteine di alto valore biologico, vitamine del gruppo B, vitamina D, colina utile per memoria e cervello, e antiossidanti benefici per la vista».
Inoltre, «nella maggior parte delle persone il colesterolo presente nelle uova non aumenta in modo significativo il rischio cardiovascolare, perché stimola anche la crescita delle lipoproteine “buone” (HDL)», aggiunge Pisciotta. Ma avverte: «Questo non vuol dire via libera: è fondamentale variare le fonti proteiche, vegetali e animali, nelle giuste proporzioni».
Le raccomandazioni settimanali: attenzione alla dieta complessiva
Quindi, quante uova si possono consumare a settimana? Secondo Pisciotta, «la risposta non è ancora definitiva», ma gli studi più recenti pongono un limite prudente tra 3 e 4 a settimana. Tuttavia, «l’impatto sulla salute varia in base al contesto dietetico: un conto è mangiare uova con verdure e olio d’oliva, un altro è abbinarle a bacon e burro».
Anna Tagliabue, presidente della Società Italiana di Nutrizione Umana, chiarisce che «le nostre attuali linee guida suggeriscono una frequenza settimanale e non quotidiana». E prosegue: «L’American Heart Association ritiene accettabile un consumo fino a un uovo intero al giorno per le persone sane, ma solo all’interno di una dieta salutare di tipo mediterraneo».
Secondo la SINU, oggi l’attenzione è meno focalizzata sul colesterolo alimentare e più sui grassi saturi e trans: «Restano i principali responsabili dell’aumento del colesterolo cattivo (LDL)», ricorda Tagliabue come scritto da corriere.it.