Nuoto, nuovo record italiano per Benedetta Pilato. La tarantina ha migliorato il primato nazionale nei 100 rana in vasca corta.
BUDAPEST (UNGHERIA) – E sono 4! Nuovo record italiano per Benedetta Pilato alla International Swimming League. La quindicenne tarantina nei 100 rana in vasca corta ha fermato il crono sull’1’03″55, migliorando il suo precedente primato nazionale firmato sempre in questa competizione nel mese di ottobre.
Una nuova prova importante per la nostra ranista che ha chiuso alle spalle di Alia Atkinson. La giamaicana ha firmato il tempo di 1’02″66, un crono molto vicino al suo record del mondo. Una sfida destinata a ripetersi anche in futuro.
Benedetta Pilato ‘punta’ le Olimpiadi
Una nuova prestazione importante per Benedetta Pilato. In meno di un mese la tarantina a Budapest ha migliorato ben quattro record italiani. Risultati che le danno fiducia in vista di una stagione che si concluderà con le Olimpiadi di Tokyo.
Per andare ai Giochi il pass dovrà essere centrato nei 100 rana (visto i 50 non sono distanza olimpica). La concorrenza è folta, Carraro e Castiglioni sono le principali avversarie per la tarantina. I risultati ottenuti in questa competizione, però, sono positivi e il futuro sembra essere dalla sua parte.
Record del mondo per Adam Peaty e Caleb Dressel
L’altro protagonista di questa domenica 15 novembre a Budapest è stato Adam Peaty. Il britannico nella distanza dei 100 rana in vasca corta ha fermato il tempo sul 55″60, crono che vale il nuovo record del mondo. Il precedente limite di 55″61 era stato stabilito da Cameron van der Burgh nel 2009 a Berlino.
Un risultato importante per il britannico che si conferma l’uomo da battere a livello internazionale. Nelle prossime settimane toccherà ai nostri Scozzoli e Martinenghi cercare di rispondere all’inglese. Una lotta a distanza che presto potrebbe ripresentarsi in vasca. E per tutti e tre l’obiettivo principale resta quello di arrivare a Tokyo al massimo della forma.
Al britannico ha risposto Caleb Dressel nei 100 misti. Crono di 49″88 per l’americano, il primo a scendere sotto il muro dei 50″.