Nuova perizia su Alessia Pifferi: due mesi di attesa e analisi dei disegni fatti
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Nuova perizia su Alessia Pifferi: due mesi di attesa e analisi dei disegni fatti

donna in manette in carcere

La Corte d’Appello di Milano proroga i termini per la nuova perizia psichiatrica su Alessia Pifferi. Esaminati anche i disegni dell’infanzia.

La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha concesso altri due mesi di tempo per completare la nuova perizia psichiatrica su Alessia Pifferi, condannata all’ergastolo in primo grado per la morte della figlia Diana, lasciata sola in casa per sei giorni nel luglio 2022.

Come riportato da Il Giorno il 28 giugno 2025, i periti – lo psichiatra Giacomo Francesco Filippini, la neuropsicologa Nadia Bolognini e il neuropsichiatra infantile Stefano Benzoni – hanno chiesto una proroga per completare l’analisi della documentazione, tra cui “i disegni fatti da Alessia Pifferi da bambina, all’età di sei anni, e il Blacky picture test”, un test psicologico spesso utilizzato in casi di sospetti abusi infantili.

Il termine per il deposito della relazione è ora fissato al 27 agosto, mentre i periti saranno ascoltati in aula il 24 settembre. La sentenza d’appello è attesa per il 22 ottobre.

guardia carcere chiavi cella
guardia carcere chiavi cella – newsmondo.it

Gli elementi al centro della perizia

I tre specialisti stanno valutando la possibile presenza di disturbi cognitivi. La difesa sostiene da tempo che Pifferi possa essere affetta da una condizione psichica tale da compromettere la sua capacità di intendere e volere. Tuttavia, come ricorda sempre Il Giorno, “in primo grado i giudici avevano ritenuto la donna pienamente capace di intendere e volere”.

La nuova perizia include anche la somministrazione di test psicodiagnostici già utilizzati nel primo processo, oltre alla revisione del materiale neuropsichiatrico conservato presso il Policlinico di Milano.

Le parole della sorella: “Non ci crederei”

Viviana, sorella di Alessia e parte civile nel processo, ha espresso il proprio dolore in un’intervista riportata da Il Giorno: «Se dichiarassero l’incapacità, non ci crederei. Il nostro cuore è spezzato a metà. A breve saranno tre anni dalla morte di Diana. Quando esco e sento questo caldo penso a quella bambina sola nel lettino, mentre sua madre era fuori a divertirsi».

Accanto al processo d’appello, è in corso un procedimento penale su presunte irregolarità nella gestione del test WAIS, uno strumento utilizzato per misurare il quoziente intellettivo. Secondo quanto riportato da Il Giorno, “una delle psicologhe avrebbe comunicato in chat i presunti punteggi prima ancora di aver somministrato il test”.

Il pubblico ministero ha depositato i registri degli ingressi del carcere di San Vittore per dimostrare che “alla data indicata, la professionista non sarebbe ancora entrata nella sezione femminile dove si trovava Pifferi”.

La difesa ha però presentato testimonianze divergenti, tra cui quelle di una psicologa del carcere e una sentenza che metterebbe in discussione la credibilità di una testimone chiave, Tiziana Morandi, definita da Il Giorno come “ex compagna di cella nota alle cronache come la ‘mantide della Brianza’”. Il tutto come scritto da leggo.it

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ultimo aggiornamento: 2 Luglio 2025 18:29

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