Sul tavolo del governo anche le linee guida per la nuova tv di Stato.
Le polemiche scaturite dall’intervista di Lavrov hanno alzato un polverone sugli inviti e i dibattiti dei talk show nella televisione italiana, soprattutto la Rai tv di Stato. Il documento del governo per il futuro della tv punta a più approfondimenti e meno risse e soprattutto ad un cambio di volti. Nel documento infatti si leggono nomi nuovi.
Il documento redatto dal governo di Mario Draghi, l’“Atto di indirizzo per la definizioni delle linee guida sul contenuto del contratto di servizio 2023-2028” contiene le “priorità”, gli “obiettivi strategici” della prossima tv di stato. Come si legge nel documento, “Si rafforza l’offerta dei contenuti di approfondimento giornalistico”. Quindi, più approfondimento meno chiacchiere.
Le linee guida per l’ad della Rai Carlo Fuortes sono sfide ambizione che tentano di modificare, se non stravolgere, la tv italiana. Il governo è consapevole che per la sopravvivenza della tv di stato, quest’ultima deve rispondere alla domanda e quindi adeguare e arricchire i contenuti informativi. Le linee guida che l’ad deve rispettare sono sorrette da tre principali direttive.
La Rai cambia canale e vede la fine dei talk show
La prima riguarda la sostenibilità economica, l’efficienza aziendale e la razionalizzazione della spesa. Una richiesta che arriva dal ministero dello sviluppo economico di Giorgetti. L’obiettivo è quello di incoraggiare lo sport e stili di vita sani promuovendo gli aspetti culturali e turistici dell’Italia. La seconda direttiva riguarda “favorire principi di inclusività, sostenibilità, con particolare riguardo alle sfide della transizione digitale”. La terza tiene conto della misurabilità degli obiettivi.
Meno talk show e più approfondimenti ma anche narrazioni di storie imprenditoriali di personaggi italiani. Maggiore attenzione ai gusti e alle abitudini dei giovani puntando ad incrementare eventi culturali, musicali e sportivi sulla scia del concertone del Primo Maggio. Si apre, dunque, una nuova fase per la tv e per la Rai che inizierà a rimodernarsi e sperimentare nuovi prodotti per un pubblico nuovo. Sarà l’inizio della fine dei vecchi talk show che ormai non creano più intrattenimento né forniscono una vera informazione.