Covid, le nuove regole dopo il decreto del 22 febbraio: cosa cambia
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Direttore: Alessandro Plateroti

Covid, spostamenti e visite: le nuove regole dopo il primo decreto del governo Draghi

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Le nuove regole in Italia dopo il primo decreto del governo Draghi sulla gestione dell’emergenza Covid: cosa cambia.

Cambiano le regole anti Covid dopo il primo decreto approvato in Consiglio dei Ministri dal governo guidato da Mario Draghi. Le proposte approvate in Cdm sono poi state raccolte dal Ministero della Salute, che ha illustrato i cambiamenti decisi dal governo.

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Covid, le nuove regole dopo il primo decreto del governo Draghi

Andiamo a vedere allora quali sono le differenze principali rispetto allo scenario precedente, disegnato dal governo Conte.

Confermato il divieto di spostamento tra le Regioni

Sembrava scontato e ora è ufficiale: il governo ha prorogato il divieto di spostamento tra Regioni (in scadenza il 25 febbraio) fino al prossimo 27 marzo. Accolto quindi il parere degli esperti che avevano chiesto di limitare quanto più possibile la circolazione delle persone. Lo spostamento è consentito solo per motivi di lavoro, necessità o salute e dovrà essere giustificato con l’autocertificazione.

“In considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica, il decreto dispone la prosecuzione, fino al 27 marzo 2021, su tutto il territorio nazionale, del divieto di spostarsi tra diverse Regioni o Province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute. Resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”, si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito di Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri.

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Vietate le visite ai parenti e agli amici in zona Rossa

Il governo procede con una stretta alle regole in zona rossa allo scopo di limitare ulteriormente la circolazione delle persone nelle aree a maggior rischio epidemiologico.

Alla luce del nuovo decreto, fino al prossimo 27 marzo in zona Rossa non sarà possibile uscire di casa per andare a trovare amici o parenti in abitazioni private.

Fino al 27 marzo 2021, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.

Gli spostamenti verso abitazioni private abitate restano invece consentiti, tra le 5.00 e le 22.00, in zona gialla all’interno della stessa Regione e in zona arancione all’interno dello stesso Comune, fino a un massimo di due persone, che possono portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone conviventi disabili o non autosufficienti“, si legge nel comunicato stampa.

La prima stretta del nuovo governo

Con il primo decreto sulla gestione dell’emergenza Mario Draghi ha mandato un segnale alla sua larga maggioranza di governo e agli italiani. Il premier si pone nel solco della massima prudenza e segue, almeno per il momento, la linea indicata da Giuseppe Conte e dal suo governo. Draghi non solo ha confermato una restrizione in vigore, ha anche deciso di far cadere una deroga per quanto riguarda gli abitanti delle Regioni che si trovano in zona Rossa. Che ora potranno uscire di casa solo per motivi di necessità.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 13:30

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