Nuove sanzioni contro Mosca dopo Bucha

Nuove sanzioni contro Mosca dopo Bucha

I paesi europei sono pronti per decidere nuove sanzioni contro Mosca.

Dopo gli orrori di Bucha i paesi Ue hanno deciso di porre nuove e più stringenti sanzioni alla Russia. Nella giornata di domani i paesi membri si incontreranno per trovare soluzioni comuni da infliggere all’economia russa con il quinto pacchetto di sanzioni.

Tutti i leader europei sono concordi che dopo le immagini del massacro di Bucha hanno fatto il giro del mondo è necessario imporre nuove sanzioni che punteranno ai beni primari della Russia: porti, petrolio e carbone. Sul gas Germania e Austria portano gli altri paesi con i piedi per terra frenando la decisione di porre un embargo. Per il momento ancora non è possibile includere la Gazprom perché l’Europa non è ancora in grado di rendersi indipendente dal gas russo.

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I paesi Ue indecisi sulle nuove misure da adottare

Nel frattempo il presidente ucraino Zelensky ha assicurato che i negoziati continueranno nonostante le terribili azioni commesse a Bucha e Mariupol dai soldati russi. Sia Ue che Usa hanno condannato tali crimi e Biden ha chiesto che Putin sia processato. Inoltre, Usa e Gran Bretagna chiedono all’Onu che la Russia sia sospesa dal Consiglio dei diritti umani. L’Ue per la prima volta è spaccata sulle decisioni da prendere contro la Russia. C’è chi insiste per calcare la mano e accelerare sulle punizioni per la Russia e c’è chi frena per questioni economiche interne. “Penso che tutte le sanzioni che colpiscono noi più di quanto indeboliscano la Russia non sarebbero giuste” ha sottolineato il ministro delle finanze austriaco.

Alle nuove sanzioni che sono per arrivare il vice capo del consiglio di sicurezza, Dmitry Medvedev, ha avvertito che la Russia risponderà «in maniera proporzionale e simmetrica». «Chi hanno punito? Prima di tutto se stessi. Se continua così, sarà opportuno chiudere la porta delle ambasciate occidentali», ha continuato Medvedev. «Sarà più economico per tutti. E poi finiremo per guardarci l’un l’altro in nessun altro modo che attraverso il mirino delle armi». Mentre Germania e Francia hanno espulso i diplomatici russi dai loro paesi Medvedev assicura che anche a questo la risposta sarà simmetrica e “distruttiva delle relazioni bilaterali».