Nuovi aumenti sulla benzina: cosa farà il governo?

Nuovi aumenti sulla benzina: cosa farà il governo?

A inizio anno Salvini aveva promesso di intervenire se il prezzo della benzina sarebbe tornato a salire sopra i 2 euro.

I prezzi medi nazionali sul carburante hanno iniziato ad alzarsi, riportando cattive notizie per gli automobilisti italiani. Secondo i dati di Staffetta Quotidiana, Eni e Q8 hanno aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati della benzina, mentre IP ne aumenta di 2 cent/litro e di un cent il gasolio. Per Tamoil l’aumento è di 1 cent/litro su entrambi i prodotti. Per chi ha auto a metano, i prezzi invece sono in calo.

Pompa benzina

Come cambiano i prezzi?

All’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico, sono stati comunicati i seguenti prezzi circa 18mila impianti: benzina self service a 1,858 euro/litro (+2 millesimi, compagnie 1,861, pompe bianche 1,854), diesel a 1,817 euro/litro (+2, compagnie 1,820, pompe bianche 1,809). Benzina servito a 1,998 euro/litro (+1, compagnie 2,040, pompe bianche 1,914), diesel a 1,959 euro/litro (invariato, compagnie 2,005, pompe bianche 1,870).

Gpl servito a 0,804 euro/litro (invariato, compagnie 0,808, pompe bianche 0,799), metano servito a 1,818 euro/kg (-9, compagnie 1,818, pompe bianche 1,817), Gnl 1,631 euro/kg (-30, compagnie 1,656 euro/kg, pompe bianche 1,613 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,937 euro/litro (servito 2,196), gasolio self service 1,898 euro/litro (servito 2,165), Gpl 0,895 euro/litro, metano 1,839 euro/kg, Gnl 1,596 euro/kg.

Le promesse di Salvini

All’inizio dell’anno 2023, il Ministro delle Infrstrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, aveva garantito che, se il prezzo sarebbe tornato a salire sopra i due euro, “interverremo. La scelta fin qui è stata se confermare il taglio delle accise o intervenire su bollette e stipendi”.

Ma la decisione del governo di non rinnovare anche per quest’anno il taglio delle accise, ha lasciato aperta la porta alle polemiche dei cittadini. Le misure del governo Draghi invece, che hanno portato alla riduzione delle accise sui carburanti, erano state adottate quando il prezzo aveva superato i 2 euro al litro.

L’ipotesi del governo è che si attivi il meccanismo dell’accisa mobile. Il sistema era stato introdotto già nel 2008 per cui, davanti ad un prezzo del petrolio triplicato in 18 mesi nel contesto della crisi finanziaria globale, le accise sarebbero state “diminuite al fine di compensare le maggiori entrate Iva derivanti dalle variazioni del prezzo internazionale del petrolio greggio”.