Nuovo preoccupante allarme Covid: il dato che spaventa gli italiani
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Direttore: Alessandro Plateroti

Nuovo preoccupante allarme Covid: il dato che spaventa gli italiani

Vaccino per il Covid

Prudenza e consapevolezza. Eppure un nuovo allarme Covid sembra essere dietro l’angolo. Gli ultimi dati spaventano l’Italia.

I nuovi vaccini per il Coronavirus sono in arrivo e saranno gratis per tutti, soggetti a rischio e non compresi. Il nuovo allarme Covid sembra essere incombente, almeno a giudicare dai dati relativi ai contagi delle ultime settimane in Italia.

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Il recente aggiornamento di Fondazione Gimbe ha sottolineato diversi aspetti tra il numero crescente di chi ha contratto il virus e i ricoveri.

Nuovo allarme Covid: il dato sui ricoveri

Vaccino Covid

Nelle ultime quattro settimane sono saliti i contagi Covid in Italia, da 5.889 a 30.777. Non solo. I ricoveri in area medica sono più che triplicati, da 697 a 2.378. Notevole anche l’incremento dei decessi, da 44 a 99.

Gli ultimi dati del monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe sono relativi alla settimana 7-13 settembre e mettono a confronto i numeri di quella del 10-16 agosto. Parlare di allarme, forse, è ancora troppo preso, ma quanto constatato conferma come il Covid si stia pericolosamente mostrando di nuovo in Italia.

Il tasso di positività dei tamponi, infatti, è passato dal 6,4% al 14,9%, la media mobile a 7 giorni da 841 casi al giorno a 4.397, l’incidenza da 6 casi per 100mila abitanti (nella settimana 6-12 luglio) ha raggiunto 52 casi per 100mila abitanti.

Il commento del presidente di Gimbe

Al netto di questa relativa preoccupazione per i dati, il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha spiegato: “Numeri sì bassi ma anche ampiamente sottostimati rispetto al reale impatto della circolazione virale perché il sistema di monitoraggio, in particolare dopo l’abrogazione dell’obbligo di isolamento per i soggetti positivi con il dl 105/2023, di fatto poggia in larga misura su base volontaria”, le sue parole riprese da SkyTg24.

“Infatti, da un lato la prescrizione di tamponi nelle persone con sintomi respiratori è ormai residuale, dall’altro con l’ampio uso dei test antigenici fai-da-te la positività viene comunicata solo occasionalmente ai servizi epidemiologici”.

Il quadro non è allarmante ma merita una certa attenzione. Infatti, sebbene i numeri sui ricoveri e sui decessi nella settimana in analisi non sono elevati, sono comunque in netta ascesa. I primi sono triplicati e i secondi raddoppiati.

“In terapia intensiva i numeri sono veramente esigui dimostrando che oggi l’infezione da Sars-CoV-2 solo raramente determina quadri severi”. Al netto di questa considerazione, però, “l’incremento dei posti letto occupati in area medica conferma che nelle persone anziane, fragili e con patologie multiple può aggravare lo stato di salute richiedendo ospedalizzazione e/o peggiorando la prognosi delle malattie concomitanti”.

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ultimo aggiornamento: 19 Settembre 2023 12:56

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