Nuovo allarme emergenza sanitaria: fa paura l’influenza aviaria

Nuovo allarme emergenza sanitaria: fa paura l’influenza aviaria

Il Brasile, primo esportatore mondiale di pollame, ha delineato misure speciali per contenere l’epidemia nei prossimi 180 giorni.

Un nuovo allarme di emergenza sanitariadopo quello della scorsa estatearriva dal Brasile: l’influenza aviaria fa paura. Il ministero dell’Agricoltura del governo di Luiz Inácio Lula da Silva ha indetto alcune misure per contrastare un’epidemia che potrebbe rivelarsi critica per la nazione più estesa dell’America del Sud. Il Brasile è infatti primo esportatore mondiale di pollame e vuole proteggere i suoi investimenti. Le precauzioni scelte dal governo resteranno in vigore per 180 giorni, con l’obbiettivo di: “Impedire – si legge nel comunicato del ministero – che la malattia raggiunga la produzione avicola di sussistenza e commerciale, nonchè di preservare la fauna selvatica e la salute umana. Il Brasile tenterà di prevenire la diffusione del virus, vietando anche ai suoi cittadini di organizzare fiere, concorsi ed esposizioni di pollame.

Nuovi casi individuati

Tre i nuovi casi individuati ieri dalle autorità brasiliane. Il numero totale dei contagi continua a salire: ora è ad otto in appena una settimana. I casi segnalati riguardano principalmente uccelli selvatici e, geograficamente, hanno coinvolto la sola costa del Paese. Sette contagi sono stati registrati nello stato di Espirito Santo ed uno a Rio de Janeiro. Questa malattia raramente si trasmette all’uomo ma, nei casi in cui ciò avviene, è sempre presente un contatto ravvicinato con l’uccello infetto. In passato, per situazioni simili, le esportazioni da e verso il Sud America sono state anche cancellate.

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