Colpita nuovamente l’Ucraina, nel sud. I bombardamenti sono avvenuti ieri, a Mykolaiv, dopo l’ultimo attacco del quattro settembre.
Continua il conflitto tra Russia e Ucraina: ad oggi siamo al sesto mese di guerra, e le truppe sono stremate da entrambe le parti. Le ultime esplosioni si sono verificate a 300 metri dall’impianto di Mykolaiv. Le linee elettriche sono state interrotte a causa dei bombardamenti.
Nuovo attacco nell’Ucraina del sud
Colpita nuovamente l’Ucraina, nel sud. I bombardamenti sono avvenuti nella giornata di ieri, dopo l’ultimo attacco del quattro settembre. Le forze armate russe hanno preso di mira la città ucraina di Mykolaiv, nei pressi del fronte di Kherson.
A colpire stavolta è l’esercito russo, che ha sferrato dei missili nella zona industriale della centrale ucraina di Pivdennoukrainsk, nella regione meridionale di Mykolaiv. La notizia è emersa attraverso una nota pubblicata dalla compagnia nucleare statale ucraina Energoatom.
Durante il penultimo attacco, erano stati colpiti diversi edifici, tra cui un pronto soccorso diurno. L’eco delle esplosioni era risuonato nel centro della città, composta da circa 400mila abitanti prima che iniziasse la guerra.
La nota di Energotom
Nella nota, scritta da Energotom, compare la seguente dicitura: «L’onda d’urto ha danneggiato gli edifici della centrale. Sono state scollegate anche tre linee elettriche ad alta tensione. Attualmente tutte e tre le unità di potenza della centrale funzionano normalmente. Non ci sono vittime tra il personale».
Secondo quanto riportato dall’agenzia stampa Afp, l’esplosione sarebbe avvenuta a circa 300 metri dall’impianto, causando dei gravi danni alla centrale e provocando un blackout nel territorio circostante. Secondo quanto riferito a Energoatom, una delle unità idroelettriche dell’Oleksandrivska HPP, che fa parte del complesso energetico dell’Ucraina meridionale, è ora chiusa. Chiuse anche tre linee elettriche ad alta tensione. Pare che comunque, per il momento, tutte e tre le unità di alimentazione SUNPP funzionino regolarmente.