Gli interessi medi dei nuovi mutui sono in netta crescita, con potenziali impatti sul mercato immobiliare e sull’occupazione.
Secondo un rapporto della Fabi, i mutui a tasso variabile potrebbero subire un aumento del 50-60%, mentre le rate dei mutui a tasso fisso potrebbero raddoppiare a causa dell’aumento del tasso base della Banca Centrale Europea al 3,75%.
Questo aumento potrebbe avere effetti negativi sulle famiglie italiane che hanno un alto livello di indebitamento, specialmente per coloro che hanno acquisito un mutuo per l’acquisto di una casa.
Secondo il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, l’aumento del costo del denaro rappresenta un grave ostacolo per l’economia italiana e potrebbe portare a un rallentamento del mercato immobiliare e dell’edilizia, nonché a una riduzione degli investimenti delle imprese.
Le rate dei vecchi mutui a tasso fisso rimarranno invariate, mentre quelle dei vecchi mutui a tasso variabile sono aumentate in media del 65%.
Gli interessi medi dei nuovi mutui a tasso fisso sono passati dal 1,8% a oltre il 5%, mentre i nuovi mutui a tasso variabile potrebbero arrivare al 6%, decuplicando rispetto al 0,6% di fine 2021.