Il nuovo Btp Italia fa il pieno di ordini nei primi due giorni: ecco perché migliaia di risparmiatori stanno correndo a sottoscriverlo.
Mentre il sito dell’Agenzia delle Entrate continua a segnalare disservizi, i risparmiatori italiani dimostrano grande fiducia nei confronti del nuovo Btp Italia. Nei primi due giorni di collocamento, l’emissione ha raccolto ordini per oltre 5 miliardi di euro (3,14 miliardi raccolti il primo giorno e di circa 2 miliardi il secondo giorno), confermando un forte interesse da parte del pubblico retail. Il titolo, indicizzato all’inflazione italiana Foi, presenta caratteristiche che lo rendono particolarmente appetibile.

Nuovo Btp Italia: il cliente-tipo, strategie e la sottoscrizione
La partecipazione nei primi due giorni è stata ampia, come riportato da Milanofinanza, con circa 60 mila risparmiatori coinvolti solo il 28 maggio e ordini per 2 miliardi di euro. Francesco Megna, consulente bancario, ha dichiarato che “nel primo giorno di collocamento la richiesta del Btp Italia ha riguardato soprattutto la clientela retail classificata Personal e Premium, con portafogli complessivi non oltre il milione di euro“. Il Btp è spesso integrato in una strategia di diversificazione insieme a fondi o prodotti di risparmio gestito, come le polizze di Ramo I o i PIR.
Il 55% delle sottoscrizioni è avvenuto in consulenza presso le filiali bancarie, mentre il resto tramite consulenza a distanza. Il 20% dei clienti ha scelto esclusivamente il Btp Italia, mentre il restante ha combinato l’acquisto con altri strumenti finanziari. “Quasi tutti i clienti che hanno chiesto il Btp Italia sono stati già consulenziati negli ultimi due mesi. Il ticket medio si assesta intorno a 45.000 euro“, ha precisato Megna.
Un titolo competitivo anche rispetto ai Btpei e ai Btp nominali
Il Btp Italia con scadenza al 4 giugno 2032 offre una cedola minima garantita dell’1,85% e un premio fedeltà dell’1% per chi lo mantiene fino alla scadenza. Secondo i calcoli di Skipper Informatica, il rendimento effettivo lordo annuo si attesta al 3,687%, mentre il rendimento netto, considerata la tassazione agevolata al 12,5%, è pari al 3,225%. Le cedole sono corrisposte ogni sei mesi, comprensive della rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione rilevata nel semestre.
Rispetto al Btp nominale di riferimento (0,95% con scadenza giugno 2032), che rende poco meno del 3,10%, il Btp Italia si dimostra più conveniente. Anche rispetto ai Btpei, titoli indicizzati all’inflazione europea, l’attuale emissione appare favorita.