Un nuovo caso di ipotermia si è verificato a Palermo a causa dei riscaldamenti guasti: una giovane universitaria è stata ricoverata.
A Palermo si è verificato un secondo caso di ipotermia a causa dei riscaldamenti guasti nelle strutture scolastiche. Stavolta la vicenda ha coinvolto una studentessa universitaria, che a causa delle basse temperature è stata colpita da un malore finendo in ipotermia.
Un caso analogo si è verificato recentemente all’Istituto Emanuela Loi, dove una bambina di quarta elementare si è sentita male a causa del freddo: nella struttura scolastica i termosifoni erano guasti. La vicenda è accaduta nella quinta elementare della scuola Emanuela Loi di via Dogali, martedì scorso. La bambina ha iniziato a sentire freddo, dopo l’intorpidimento alle gambe. La bambina è entrata in ipotermia. A quel punto gli insegnanti hanno allertato il personale medico sanitario del 118, ed è stata trasportata in ospedale.
La denuncia della preside dell’istituto
Alla luce di questa situazione la preside dell’istituto scolastico ha sporto una denuncia. Secondo quanto appreso, il riscaldamento si sarebbe spento a causa di un guasto, e a causa delle basse temperature registrate in durante gli scorsi giorni la situazione era diventata insostenibile.
Adesso anche una studentessa della Facoltà di Ingegneria in viale delle Scienze è stata trasportata in ospedale per lo stesso motivo. La denuncia del Direttore Generale dell’Università degli Studi di Palermo, Roberto Agnello: “Abbiamo avviato un’indagine interna per appurare quanto sia accaduto e per prendere le dovute e necessarie misure in merito a questa situazione incresciosa e inaccettabile. Stabiliremo tutti i livelli di responsabilità e la funzionalità degli spazi sarà ripristinata al più presto. Seguiamo con assoluta attenzione le condizioni di salute della corsista”.
L’intervento del sindacato
Anche il sindacato è intervenuto in seguito alla vicenda. “Se il guasto non viene riparato bisogna chiudere la scuola”, scrive il segretario della Flc Cgil Palermo Fabio Cirino. Il segretario ha espresso la sua vicinanza a studenti e personale che “nonostante l’abnegazione e l’enorme lavoro che svolgono ogni giorno si sentono spesso soli e abbandonati in trincea a combattere contro le inefficienze delle strutture edilizie scolastiche. Se il guasto c’è, ed è segnalato da tanto tempo, e accade un incidente, che altro c’è da fare, se non essere costretti a chiudere la scuola”.