Sono ancora attivi i bonus per l’installazione del condizionatore e delle pompe di calore ad alta efficienza. Code ai CAF e nuove regole in vigore.
In molti sono interessati ai bonus condizionatore, visto che in estate le temperature aumentano e c’è bisogno di un dispositivo che permetta di combattere la calura estiva. Chi intende installare un nuovo elettrodomestico, dunque, può fruire ancora delle agevolazioni che sono attive per il 2025. Scopriamo, dunque, insieme quali sono e come accedervi.
Bonus per installare un nuovo condizionatore: quelli attivi
Sono ancora disponibili, per installare un nuovo condizionatore, il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus, entrambi confermati anche per quest’anno, anche se sono state introdotte delle novità.
La prima riguarda una detrazione fiscale del 50% per spese relative all’installazione di condizionatori e pompe di calore per la prima casa: il tetto massimo detraibile di 96.000 euro.
Per le seconde case, invece, la percentuale cala al 36%, ma resta uguale il limite di spesa. Per beneficiare della detrazione è fondamentale che il pagamento sia effettuato tramite bonifico parlante, che contiene le informazioni fiscali richieste.

L’Ecobonus, invece, è dedicato, nello specifico, a chi ha intenzione di installare dispositivi ad alta efficienza energetica, ad esempio le pompe di calore reversibili, ed è particolarmente indicato per chi sostituisce una vecchia caldaia con un sistema di climatizzazione integrato.
Anche se prevede le stesse aliquote del Bonus Ristrutturazioni, l’Ecobonus non prevede un tetto complessivo, bensì impone limiti di spesa variabili in base al reddito e al numero di figli a carico.
I requisiti da rispettare
C’è da sottolineare il fatto, inoltre, che è stata introdotta una soglia di reddito oltre la quale i benefici si riducono: i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro – infatti – avranno massimali detraibili più bassi.
Inoltre, bisogna inviare, obbligatoriamente, comunicazione all’ENEA in modo da certificare l’intervento entro e non oltre 90 giorni dalla fine dei lavori.
I bonus sono fruibili dai proprietari, ma anche agli usufruttuari, ai locatari, ai comodatari e ai familiari conviventi, a patto che sostengano la spesa e risultino intestatari sia delle fatture che dei bonifici. Non è possibile, però, usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito, abrogata da febbraio 2023.