Coronavirus, scontro sulla chiusura delle scuole in zona Arancione. Chi decide la chiusura? Governo o Regioni?
Nuovo governo, vecchie discussioni: in vista del dpcm di marzo, il governo Draghi ragiona sulla scuola, o meglio, per essere più precisi, sulla chiusura della scuola in zona Arancione.
Cts, chiusura delle scuole in zona rossa e nelle zone ad alto rischio
La discussione è legata alle indicazioni del Cts sulle scuole. Secondo il Comitato Tecnico Scientifico, come fatto sapere dal coordinatore Miozzo, il governo dovrebbe procedere con la chiusura delle scuole in zona rossa e nelle zone ad alto rischio, quindi anche in quelle che si trovano in zona gialla o in zona arancione ma che hanno un rischio elevato per l’incidenza, ad esempio.
La chiusura, secondo le indicazioni del Cts, deve interessare tutte le scuole, dalla materna fino all’Università (che ovviamente non rientra nella classificazione di scuola ma rientra nelle chiusure). Didattica a distanza per tutti come nella fase dura dell’emergenza coronavirus.
Discussione nel governo sulla chiusura delle scuole in zona arancione
Per quanto riguarda le zone Arancioni ad alto rischio, la decisione della chiusura delle scuole dovrebbe spettare al Presidente di Regione, stando a quanto si apprende.
Protesta il Ministro Bianchi, secondo il quale nelle zone dove restano aperti i negozi non si può procedere con la chiusura delle scuole. Tradotto: o si considera la situazione a rischio, e allora si chiude tutto, o non si considera la situazione così pericolosa e quindi le scuole restano aperte.
Una linea condivisa da molti ministri che chiedono quindi una riflessione sul testo del dpcm che dovrebbe essere approvato nelle prossime ore.
Al momento infatti non è chiaro se, come e quando scatteranno le chiusure. Potrebbero scattare in base all’incidenza, ma la proposta non piace ai governatori in quanto andrebbe a penalizzare le Regioni che fanno più test e tamponi. Lasciare carta bianca alle Regioni potrebbe essere penalizzante per la scuola, almeno secondo alcuni ministri. Quindi nelle prossime ore si dovrà arrivare ad un compromesso.