Beppe Sala: "Sì al nuovo stadio, ma con regole. Sesto? Sarebbe un guaio"
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Sala: “Sì al nuovo stadio, ma con regole. Sesto? Sarebbe un guaio”

Beppe Sala

Lunga intervista del sindaco di Milano: “Il progetto di Milan e Inter con costi mai visti per uno stadio”.

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport per parlare di un argomento che sta particolarmente a cuore alla sua Amministrazione e all’intera città: il nuovo stadio di Milan e Inter. In primo piano, il futuro dell’attuale impianto, lo storico Meazza.

“Riconosco che il termine rifunzionalizzazione non è chiaro – ha dichiarato il primo cittadino – io chiedo se esiste la possibilità di trasformare l’attuale San Siro in un impianto più piccolo. Non so se in termini di investimento sia una follia o sia gestibile. I club sostengono che costi tanto? Ma mi facessero vedere uno studio che dica: ci vogliono 350 milioni. A quel punto io direi “Ho capito, basta”. Verifichiamolo insieme”.

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“Il Wanda Metropolitano – ha aggiunto Beppe Sala – è costato 270 milioni, il progetto dello stadio della Roma è da 350. A occhio, quello di Milan-Inter è un impianto con costi mai visti. Mi chiedo se non si possa fare qualcosa di più contenuto, mantenendo una seconda arena dedicata allo sport. Come amministratore responsabile devo tutelare il patrimonio affidatomi. Oggi con San Siro il Comune incassa una decina di milioni di affitto. In futuro avrei zero di affitto per 30 anni e un impianto che diventerebbe nostro dopo 90 anni. E mi resta il dubbio che verrebbe anche la Corte dei Conti a prendermi per il “coppino”, dicendomi che sto buttando via un patrimonio”.

Il principiale nodo da sciogliere è legato alle ormai famose volumetrie: “A oggi sono già stanziati 12-13 miliardi di investimenti immobiliari su Milano e non abbiamo la necessità di prendere tutto ciò che ci si offre. Io capisco le società che puntano ad aumentare i ricavi da stadio, ma mi resta un dubbio. Si parla di stadio oppure di una operazione immobiliare che va molto al di là dello stadio?”.

Nuovo San Siro Populous
Il progetto di Populous (fonte foto: www.nuovostadiomilano.com)

Beppe Sala: “Nuovo stadio a Sesto? Sarebbe sbagliato”

“Io devo trattare le squadre di calcio né meglio né peggio di qualunque altro operatore immobiliare – ha sottolineato Sala – il nostro Piano di Governo del Territorio prevede un indice di 0,35 più le funzioni accessorie. Detto ciò, con lo 0,35 offriamo 90 mila metri cubi, a cui si vanno ad aggiungere tutti i volumi ad altra destinazione, come lo spazio auditorium che rientra nella funzione pubblica. Abbiamo altri terreni in zona: oltre al commerciale, che è più utile ai residenti, vogliono un hotel? Si può fare a 400 metri di distanza. La mia fermissima convinzione è che ciò che offriamo non sia per niente poco e permetta di edificare molto”.

Non è da escludere che Milan e Inter possano decidere di costruire il nuovo stadio a Sesto San Giovanni, abbandonando così l’area di San Siro: “Se andassero a Sesto – ha affermato Beppe Sala – sarebbe qualcosa di estremamente sbagliato, ma poi decidono loro. La proprietà cinese dell’Inter, che ha fatto un investimento a lungo termine, passerebbe alla storia per essere quella che dopo cento anni ha trasferito lo stadio dei nerazzurri a Sesto. Ma se i club mi rispondono che lì gli regalano tutto, c’è poco da fare. Allargherei le braccia di fronte a una decisione che non posso impedire”.

“Il trasferimento a Sesto sarebbe un guaio per entrambe le parti, come sindaco rimarrei col “cerino in mano” di San Siro. Ma ci sono soluzioni nell’ambito della legge: allora lancerei io un progetto, non certo speculativo, di riurbanizzazione dell’area. Perché quella è una zona molto interessante”.

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ultimo aggiornamento: 21 Novembre 2019 15:14

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