Un nuovo virus ha colpito 12 Paesi europei: sintomi neurologici, paralisi e forme gravi di encefalite. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Negli ultimi decenni, l’Europa ha registrato un aumento significativo di virus e malattie trasmesse da vettori come zanzare e zecche. L’incremento delle temperature e i cambiamenti ambientali hanno favorito la proliferazione di specie portatrici di virus, spesso endemici in altre aree del mondo, ma ora sempre più presenti anche nel nostro continente.
Alcune infezioni, inizialmente sporadiche, stanno mostrando una pericolosa tendenza alla diffusione. Le autorità sanitarie sono in allerta per nuove patologie che, se non intercettate e contenute in tempo, potrebbero portare a focolai estesi con impatti significativi sulla salute pubblica. È in questo contesto che si inserisce l’emergere di un nuovo virus, rilevato recentemente in 12 Paesi europei.

I Paesi colpiti e l’origine dell’allarme
L’allerta è scattata in seguito a una serie di casi gravi registrati in Grecia, precisamente nel Nord Egeo. Qui è stato confermato un episodio di encefalite da zecche, una malattia virale trasmessa dal morso di zecche infette, nota anche con l’acronimo TBE (Tick-Borne Encephalitis). La particolarità di questo caso ha destato attenzione perché rappresenta una zona fino ad ora considerata a basso rischio.
Il virus si è poi rivelato presente anche in altri 11 Paesi, tra cui Austria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lituania, Lettonia, Estonia, Polonia, Svezia, Finlandia e Svizzera. Alcune di queste aree sono da tempo endemiche, ma l’espansione del virus in nuove zone e la gravità dei sintomi registrati quest’anno rappresentano un campanello d’allarme.
Cos’è l’encefalite da zecche e perché preoccupa
L’encefalite da zecche è una malattia virale che può colpire il sistema nervoso centrale. In molti casi si manifesta con sintomi lievi o addirittura asintomatici, ma in alcune forme cliniche può evolvere in maniera molto grave. I sintomi più severi includono febbre alta, forti mal di testa, rigidità del collo, disorientamento, tremori, convulsioni e nei casi peggiori paralisi e danni neurologici permanenti.
La fase di incubazione dura mediamente 7 giorni, ma può variare da 2 a 28 giorni. Se contratta tramite latte crudo contaminato, il periodo si riduce a circa 4 giorni. Il rischio maggiore riguarda agricoltori, escursionisti, campeggiatori e chiunque frequenti aree boschive o verdi, ma anche i parchi cittadini possono rappresentare un pericolo.
Conclusione: un virus sottovalutato ma molto pericoloso
La vera notizia è che l’encefalite da zecche ha già colpito 12 Paesi europei, e sta mostrando una diffusione crescente legata anche ai cambiamenti climatici. Con un incremento del 400% dei casi negli ultimi trent’anni, le autorità invitano a non sottovalutare il problema. La prevenzione è essenziale: usare repellenti, indossare abiti protettivi e controllare il corpo dopo attività all’aperto può fare la differenza. In caso di sintomi sospetti, è fondamentale rivolgersi subito a un medico. Il tutto come riportato da blitzquotidiano.it