Scandalo Nvidia: l’Antitrust Usa indaga per “pratiche anti-concorrenziali”

Scandalo Nvidia: l’Antitrust Usa indaga per “pratiche anti-concorrenziali”

Nvidia sotto la lente di ingrandimento dell’Antitrust Usa: il colosso dei semiconduttori è accusato di possibili pratiche anti-concorrenziali.

L’Antitrust americano ha avviato un’indagine su Nvidia per valutare se l’azienda stia abusando della propria posizione dominante sul mercato per limitare la concorrenza.

Secondo fonti vicine alla vicenda, come riportato da Repubblica, il Dipartimento di Giustizia ha intensificato le sue indagini inviando una richiesta per fornire informazioni più dettagliate.

Il contesto dell’indagine e le preoccupazioni dell’Antitrust

L’attenzione dell’Antitrust si è focalizzata su Nvidia e altri grandi produttori di semiconduttori a causa del crescente potere che queste aziende esercitano sul mercato globale.

Con l’aumento della domanda di chip, alimentato dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale, della guida autonoma e di altre tecnologie emergenti, l’azienda ha visto crescere esponenzialmente la propria influenza.

L’indagine punta a chiarire se l’azienda stia utilizzando il suo potere per costringere i clienti a rimanere fedeli, riducendo la loro possibilità di rivolgersi a fornitori alternativi.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, il Dipartimento di Giustizia aveva già inviato a Nvidia dei questionari preliminari.

Ma ora ha emesso una “subpoena“, una richiesta formalmente vincolante, per ottenere una gamma più ampia di informazioni.

Questo passaggio indica una crescente preoccupazione da parte delle autorità regolatorie riguardo alle potenziali pratiche anti-concorrenziali nel settore.

L’impatto sulla Borsa

La notizia dell’indagine ha avuto ripercussioni immediate sui mercati finanziari. Nella giornata successiva all’annuncio, Nvidia ha registrato un calo drastico delle sue azioni a Wall Street.

Questo calo ha avuto un effetto domino sull’intero Nasdaq, che ha chiuso la giornata con un ribasso del 3,25%. La perdita per Jensen Huang, CEO e fondatore di Nvidia, è stata significativa.

Si stima che il suo patrimonio personale sia diminuito di circa 10 miliardi di dollari in un solo giorno, la più grande perdita giornaliera mai registrata per l’imprenditore.

Le preoccupazioni degli investitori sono alimentate non solo dalle possibili conseguenze legali per Nvidia, ma anche dalle implicazioni per l’intero settore dei semiconduttori.