Obbligo mascherine al lavoro: la scelta dei sindacati

Obbligo mascherine al lavoro: la scelta dei sindacati

Nonostante dal 1 maggio le mascherine non sono più obbligatorie nei luoghi chiusi, per i lavoratori l’obbligo resta.

Il governo insieme alle parti sociali ha deciso di prorogare l’obbligo della mascherina sul posto di lavoro. L’obbligo doveva decadere il 15 giugno ma è stato prorogato al 30 giugno. Il ministro della Salute speranza continua a predicare prudenza. Anche se il governo è spedito verso l’abbandono di tutte le misure anti-Covid, resta alta la preoccupazione per le nuove varianti.

La mascherina quindi dovrà continuare ad essere indossata dai lavoratori che condividono gli spazi o che vengono a contatto con il pubblico. Dagli uffici ai supermercati, la mascherina resterà fino al 30 giugno. A prendere questa decisione è stato il vertice tra ministro del lavoro e quello della salute insieme ai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria e le associazioni del mondo datoriale.

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I sindacati valutano la prudenza e la sicurezza sul lavoro

A spingere per la cautela sono state proprio le associazioni di lavoratori che hanno preferito per questa misura per evitare il contagio sul lavoro. A inizio giugno vi sarà un nuovo incontro che terrà in conto la situazione della pandemia e dei suoi sviluppi. I sindacati si sono espressi molto soddisfatti di questa conferma del protocollo di sicurezza. Per Cisl, Uil e Cgil il protocollo deve restare valido fintanto che c’è il rischio di contagio.

Deve essere valorizzata l’esperienza di questi due anni e gli elementi innovativi presenti nel protocollo, a cominciare dai comitati aziendali, nell’ottica di rafforzare la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici”, commenta il segretario Fiovo Bitti. Il segretario di Ugl inoltre si augura che il governo adotti ”strumenti incentivanti, compresi il credito di imposta e dei contributi sui dispositivi di protezione individuale e sulla formazione”.

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