A Odessa per ripristinare l’elettricità ci vorranno mesi e la popolazione è invitata a partire e lasciare la regione.
L’elettricità a Odessa sta tornando gradualmente dopo che tutta la regione è rimasta al buio dopo i violenti attacchi russi con i droni kamikaze. La minaccia di Mosca però non è finita e rischiano di arrivare altri attacchi russi. La popolazione è invitata alla massima allerta. L’amministrazione della città ha anche avvisato che se si ha la possibilità di lasciare la regione. Continuano nel frattempo i black out di emergenza.
Gli abitanti di Odessa e di tutta la regione rischiano di rimanere per mesi al freddo e senza luce con un rigido inverno che sta arrivando in Ucraina. Sono oltre un milione e mezzo di persone che sono senza elettricità e non possono riscaldare e alimentare le proprie case. Per questo è meglio lasciare le proprie abitazioni.
La popolazione della città portuale è invitata a lasciare le abitazioni
“Se si ha l’opportunità di lasciare temporaneamente la città e le zone rimaste senza corrente, allora vale la pena farlo” ha annunciato il Dipartimento dei sistemi energetici della regione di Odessa dopo la comunicazione dell’operatore Dtek che ha avvertito dei tempi lunghi per il ripristino della corrente. Nel frattempo, la Norvegia intanto ha stanziato 100 milioni di dollari per aiutare l’Ucraina a ripristinare il sistema energetico. “Siamo grati ai nostri partner norvegesi per aver fornito 1 miliardo di corone norvegesi, ovvero 100 milioni di dollari, per il ripristino della nostra infrastruttura”, ha scritto il presidente Zelensky su Twitter.
La Russia ha colpito due impianti energetici fondamentali per la città di Odessa e per tutta la regione con droni iraniani. Secondo le autorità ci vorranno mesi per ripristinare il funzionamento dato il danno provocato.
