Off road: definizione, categorie di veicoli e rischi della guida fuori strada

Off road: definizione, categorie di veicoli e rischi della guida fuori strada

Il termine si riferisce tanto ai modelli quanto alla guida ‘fuori strada’, un fenomeno sempre più diffuso grazie alla presenza di mezzi appositi e del crescente mercato dei SUV di grossa taglia.

Off road (scritto anche ‘off-road‘) è un’espressione inglese che significa ‘fuori strada‘ e può assumere diverse accezioni in ambito automobilistico. La locuzione, infatti, può indicare tanto alcune caratteristiche presenti su determinate tipologie di auto e moto (o altri veicoli) quanto un tipo di guida o di competizione agonistica.

La guida fuori strada e le tipologie di veicolo

Il cosiddetto ‘off-roading‘ consiste nel guidare su strade e circuiti non pavimentati o, più in generale, su fondi stradali ‘naturali’, come ad esempio sabbia, ghiaia, fango, neve, guadi o il letto di un corso d’acqua. Il livello delle prove fuori strada può variare anche sensibilmente, specie in relazione alla difficoltà dell’ambiente di guida: le opzioni spaziano da semplici situazioni amatoriali e non particolarmente probanti (per le quali può bastare anche un modello di serie) fino alle competizioni più severe, per le quali è necessario effettuare diversi accorgimenti, specie in fatto di meccanica (assetto e sospensioni in primis).

Esistono numerose tipologie di veicoli off road. Ciascuna è relata soprattutto alla destinazione d’uso. Una divisione preliminare, in tal senso, va fatta tra mezzi cingolati e veicoli equipaggiati con gomme pneumatiche. Nella prima categoria rientrano mezzi militari, macchine operatrici speciali e mezzi di soccorso; nella seconda, invece, sono inclusi sia veicoli omologati per uso stradale che mezzi destinati alla sola guida off road od a speciali categorie di competizione agonistica (come ad esempio i quad, ammessi alla circolazione stradale solo in alcuni paesi). Altra divisione può essere fatta tra i mezzi concepiti e realizzati solo per uso fuoristradale e veicoli configurabili o configurati di serie anche per l’off-road.

Le caratteristiche dei veicoli fuoristrada

Le auto off road (così come le moto o altri veicoli) sono contraddistinti da alcune caratteristiche specifiche. Alcuni di essi vengono denominati anche ATV (All Terrain Vehicle) in quanto in grado, in teoria, di solcare qualsiasi tipo di fondo stradale, anche quello più impervio.

Tra queste, tra le più importanti vi è l’altezza da terra; è facile intuire come i fuoristrada debbano avere una maggiore distanza dal fondo stradale, così da evitare più facilmente i possibili ostacoli presenti lungo il tragitto che potrebbero danneggiare le parti meccaniche del sottoscocca (spesso, non a caso, alcuni modelli hanno una apposita placca protettiva). Altro fattore di grande rilevanza, specie in termini di sicurezza, è l’aderenza: sia la tenuta di strada del veicolo che la qualità degli pneumatici incidono sulla capacità dell’off road di mantenere la propria stabilità. Infine, la pressione al suolo gioca un ruolo determinante quando si affrontano terreni non particolarmente compatti: una bassa pressione consente al mezzo di non sprofondare quando percorre superfici troppo soffici.

Va inoltre sottolineato che i mezzi specificamente e unicamente destinati alla guida off road montano ruote più grandi rispetto ad un modello di serie più ‘stradale’ e che, in casi di uso ‘estremo’, gli pneumatici presentano scanalature specifiche e più profonde, così da migliorare tenuta di strada e aderenza. Oltre all’assetto rialzato, un altro elemento ricorrente sui veicoli off road sono le sospensioni, tarate in maniera specifica così da essere più alte e flessibili e assorbire meglio le irregolarità del fondo stradale.

Anche la trasmissione dispone spesso di una taratura specifica. Gli off road, infatti, in genere fanno fatica a sviluppare alte velocità e devono poter marciare a regimi particolarmente bassi. Per questo, è necessario un settaggio che consenta di sfruttare la potenza del motore anche a basse velocità. I dispositivi che permettono di realizzare questo processo possono essere due: una marcia molto bassa oppure un riduttore; alcuni mezzi dispongono anche di un convertitore di coppia per assolvere a questo tipo di funzione.

I veicoli off road dotati di ruote hanno quasi sempre un sistema di trazione a quattro ruote motrici. In genere, i modelli di serie destinati – principalmente – ad un utilizzo su strade urbane (per esempio il piccolo Suzuki Jimny o il Mercedes GLA) possono avere in dotazione un dispositivo in grado di attivare o disattivare automaticamente la trazione integrale, passando a quella anteriore o posteriore, oppure di calibrare la distribuzione della potenza erogata dal motore sui due assali in maniera ‘intelligente’ (ovvero a seconda della situazione di guida) e non in base ad una percentuale fissa (di solito 40/60).

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/32671198@N05/39681252590

I problemi legati alla guida off road

Guidare su percorsi sconnessi fuori dalle normali tratte stradali asfaltate è un’esperienza tanto affascinante quanto potenzialmente pericolosa e – non di meno – dannosa per l’ambiente.

L’incolumità dei passeggeri costituisce uno dei maggiori problemi della guida off road. Bisogna però anzitutto tenere presente che l’espressione italiana ‘fuoristrada’ è più vicina all’idea di SUV rispetto a quanto non lo sia all’off-road vero e proprio o ai mezzi fortemente customizzati non omologabili per l’uso stradale.

Ciò non toglie che il discorso relativo alla sicurezza si basi sugli stessi principi. I SUV stradali di serie sono più alti rispetto alle utilitarie o alle berline; per tanto, l’intero centro di gravità della vettura risulta essere in posizione più lontana dal suolo. Questa caratteristica si riflette sulla stabilità e la tenuta di strada e un’impostazione fortemente orientata alla guida fuoristradistica può aumentare il rischio di ribaltamento.

Non meno problematico è l’impatto ambientale. I veicoli off-road vengono spesso adoperati da privati e amatori in zone dove le caratteristiche naturali originarie del posto sono (quasi) incontaminate. Il passaggio di questi mezzi pesanti, equipaggiati con grandi ruote e motori di grossa cilindrata, ha ripercussioni negative sull’ecosistema locale, in quanto danneggia la flora e, di conseguenza, impatta negativamente anche sulla fauna. Il fenomeno dell’off-roading, particolarmente diffuso negli Stati Uniti, è cresciuto in maniera esponenziale dagli anni Settanta in poi (i SUV ‘cittadini’ si sono affermati a partire dal decennio successivo) e presenta diversi problemi di gestione: da un lato vi sono le politiche a favore della tutela ambientale, dall’altro i permessi per guide off-road amatoriali e su percorsi ‘preparati’, dove gli ostacoli vengono rimossi per garantire l’incolumità dei guidatori non professionisti, alterando inevitabilmente l’ecosistema originario.

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/oconeeoffroad/29830244547

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