Oim, naufragio di migranti al largo della Tunisia: almeno 50 dispersi

Oim, naufragio di migranti al largo della Tunisia: almeno 50 dispersi

Naufragio di migranti al largo della Tunisia. A dare la notizia è stato su Twitter Flavio Di Giacomo, portavoce dell’Oim.

ROMA – Un nuovo naufragio di migranti sarebbe avvenuto al largo della Tunisia. A dare la notizia dell’ennesima tragedia in mare è stato su Twitter Flavio Di Giacomo, portavoce dell’Oim. Nel post è precisato come almeno 50 persone sarebbero disperse e il barcone partito nella giornata di domenica 16 maggio dalla Libia.

Non si hanno notizie di possibili decessi, ma il portavoce dell’Organizzazione internazionale dei migranti ha parlato di 33 persone sopravvissute, tutte provenienti dal Bangladesh.

La partenza e il naufragio

Non sono ancora chiari i dettagli di questa vicenda. Secondo quanto riportato dall’Ansa, a bordo del barcone ci sarebbero state una novantina di persone. Non si hanno informazioni sulla loro nazionalità e, soprattutto, sul numero di vittime.

Il portavoce dell’Oim ha parlato di almeno 50 dispersi e nelle prossime ore potrebbero iniziare i controlli di ricerca per individuare i corpi. Le speranze di trovarli in vita sono davvero basse e presto si potrebbe avere un bilancio definitivo del nuovo naufragio avvenuto nel Mediterraneo nella giornata di martedì 18 maggio.

Migranti

Le partenze aumentano

Non si fermano le partenze dalla Libia. Il miglioramento delle condizioni climatiche ha portato molti migranti a provare la traversata con l’obiettivo di raggiungere dei porti sicuri. Viaggi che, con il passare dei giorni, diventano sempre più pericolosi e per questo le Ong chiedono un intervento da parte dei Paesi del Vecchio Continente per evitare altre tragedie come quella avvenuta al largo della Tunisia.

Nell’ultimo naufragio, raccontato dall’Oim, sono almeno 50 i dispersi. Ma i numeri potrebbero aumentare nelle prossime ore visto che non si hanno altre notizie su quanto successo. E in futuro non si escludono altri naufragi e per questo si chiede un intervento immediato da parte degli Stati per salvare le vite umane.