Diversi oligarchi russi sembrerebbero in fuga dalle sanzioni dell’Occidente verso quei Paesi considerati paradisi fiscali.
Alcuni tra gli oligarchi russi colpiti dalle dure sanzioni occidentali starebbero fuggendo verso alcuni dei Paesi ritenuti paradisi fiscali, quali per esempio le Maldive e gli Emirati Arabi Uniti, dove al momento non sono presenti sanzioni rispetto agli oligarchi russi. Questa fuga potrebbe mettere a repentaglio la riuscita delle sanzioni occidentali. Tali sanzioni avevano infatti lo scopo di colpire persone con patrimoni elevati e molto vicine al presidente russo Vladimir Putin, per far sì che potessero influenzare le decisioni di quest’ultimo in merito al conflitto messo in atto ormai da diverso tempo verso lo stato ucraino.
Per riuscire a colpire le personalità considerati influenti e vicine al presidente russo Putin l’Occidente tentava, tramite diverse sanzioni, di bloccare temporaneamente i beni di tali oligarchi. Tecnica che si pensa avrebbe potuto spingere quest’ultimi a influenzare le scelte del presidente russo, tentando così di fermare l’aggressione verso lo stato ucraino, o perlomeno a riconsiderare i loro rapporti con Vladimir Putin. Purtroppo però la fuga degli oligarchi e la messa in sicurezza nei paradisi fiscali dei loro patrimonio sembrerebbe mandare in fumo questa opportunità.
La fuga degli oligarchi russi rende inefficaci le sanzioni
Le sanzioni imposte dall’Occidente verso alcuni degli oligarchi russi risulterebbero inefficaci se le famiglie benestanti della Russia fuggono, assieme ai patrimoni, nei paradisi fiscali. In tali luoghi difatti non solo non è possibile determinare con esattezza dove i patrimoni siano situati, ma non sarebbero imposte ulteriori sanzioni, visto che in tali Paesi non è ancora stata emessa una vera e propria condanna verso lo stato russo per l’attacco allo stato ucraino. Alcuni degli oligarchi russi si potrebbero trovare a Dubai, considerato da tempo luogo sicuro. Si stimano 38 funzionari e commerciali russi, di cui 6 già colpiti da sanzioni.