Olimpiadi invernali 2026, la proposta di Malagò non accontenta Milano e Torino
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Direttore: Alessandro Plateroti

Giochi 2026: deluse Milano e Torino, ora la battaglia è politica

Chiara Appendino e Danilo Ton

Giochi olimpici invernali 2026, il Coni lancia il dossier ‘a tre’: unite le proposte di Cortina, Milano e Torino, ora le città corrono insieme. Ma non sono contente.

È alla fine si è risolta con una candidatura unica la corsa a tre per le Olimpiadi del 2026. Il Coni ha spedito la proposta italiana proponendo un dossier che unisce di fatto le proposte di MilanoTorino Cortina in un’unica candidatura che avrebbe un costo più basso dei tre progetti presentati al Coni dai tre sindaci in questione e potrebbe aumentare le possibilità per l’Italia di essere selezionata come paese ospitante delle Olimpiadi del 2026. Il Consiglio nazionale ha dato il via libera al dossier approvandolo all’unanimità, ma il problema è che la quella di Malagò sembra essere una proposta figlia di un’iniziativa personale e non di un confronto tra le parti. E infatti Milano e Torino avrebbero già fatto un passo indietro. Entrambe le città sognavano un ruolo da protagonista e non sembrano disposte a fare da comprimarie in questo derby del Nord che infiamma tanto il calcio quanto la politica.

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Giochi 2026, Giorgetti: sostegno del governo se le città inizieranno a collaborare

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti ha fatto sapere che il governo appoggerà la candidatura ma prima bisognerà risolvere alcune questioni lasciate in sospeso. Lo stesso Giorgetti incontrerà i tre sindaci per capire se ci possano essere i margini di una collaborazione costruttiva, <<altrimenti non vale la pena coltivare situazioni in fase di aborto>>. Suona tanto come l’appello della maestra che dice ai bambini di smettere di litigare altrimenti niente ricreazione.

Chiara Appendino e Danilo Ton
Fonte foto: https://www.facebook.com/chiaraappendinosindaca

Olimpiadi 2026: Milano dice sì a metà, Torino è come Cenerentola

Se Cortina esulta, Milano fa un passo indietro. Il sindaco Sala ha ribadito di essere disposto a mettere a disposizione le strutture per ospitare gli atleti e le gare, ma non vuole partecipare alla fase organizzativa e burocratica. Il numero uno di Milano ha poi sottolineato come il dossier approvato dal Coni non sia stato consegnato preventivamente alle città interessate, che quindi non hanno avuto modo di analizzare la proposta. Anche a Torino il clima non è proprio di festa. C’è chi parla di una città trattata come Cenerentola, ma non quella del ballo, bensì quella sfruttata dalle sorellastre. L’intenzione è quella di collaborare ma a patto di rivedere alcuni dettagli del dossier. Non manca poi la staffilata di Sganga, capogruppo M5S, che ha sottolineato come la candidatura della sola Torino sarebbe stata la scelta migliore per tutto il paese.

Fonte foto: https://www.facebook.com/chiaraappendinosindaca

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ultimo aggiornamento: 2 Agosto 2018 15:44

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