Oltre Santanchè, gravi accuse anche per Ignazio La Russa
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Oltre Santanchè, gravi accuse anche per Ignazio La Russa

Ignazio La Russa

Dettagli dell’operazione immobiliare che implica figure come Santanchè e La Russa: indagini per riciclaggio e plusvalenze milionarie.

In una trama che intreccia la politica italiana con questioni di dubbia trasparenza finanziaria, Villa Alberoni si ritrova al centro di uno scandalo che ha rapidamente catturato l’attenzione pubblica e mediatica. Secondo quanto scritto da affaritaliani.it, l’acquisto e la successiva rivendita della villa, avvenuti in tempi record, sollevano dubbi e interrogativi. Protagonisti di questa vicenda sono Laura De Cicco, moglie del presidente del Senato Ignazio La Russa, e Dimitri Kunz D’Asburgo, partner della ministra Daniela Santanchè. La vendita della prestigiosa proprietà, situata in Versilia e appartenuta a Francesco Alberoni, si è conclusa con un guadagno di circa un milione di euro in più rispetto al prezzo di acquisto, generando sospetti e indagini.

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L’inchiesta: la guardia di finanza indaga

La Procura di Milano ha delegato la Guardia di Finanza a indagare sulla possibile ipotesi di riciclaggio, focalizzandosi sui movimenti finanziari legati alla transazione immobiliare. Secondo quanto riportato da Affaritaliani.it, gli investigatori mirano a chiarire le dinamiche relative all’origine dei fondi utilizzati per l’acquisto e la destinazione della cospicua plusvalenza, potenzialmente divisa tra Kunz e De Cicco. Un aspetto cruciale dell’indagine è determinare se una parte del ricavato sia stata destinata al risanamento dei debiti di Visibilia, società con legami in ambito politico.

Le difese e le dichiarazioni

Di fronte alle accuse e ai sospetti, i diretti interessati hanno espresso la loro posizione, sostenendo la totale trasparenza delle operazioni. Laura De Cicco ha enfatizzato, attraverso le pagine di Affaritaliani.it, che ogni azione è stata condotta “alla luce del sole”, evidenziando come la plusvalenza a lei attribuibile sia stata gestita in maniera limpida. Considerate anche le spese sostenute per tasse, professionisti e miglioramenti della proprietà. Kunz, dall’altra parte, insiste sulla trasparenza e sulla facilità di verifica delle operazioni finanziarie legate alla controversa vendita.

Questo episodio si aggiunge a una serie di situazioni imbarazzanti per il governo Meloni, alimentando speculazioni e dubbi sulla stabilità di alcune figure chiave dell’esecutivo. Le possibili ripercussioni delle indagini, unitamente alle crescenti voci di possibili dimissioni di membri del governo. Delineano un quadro di incertezza politica e interrogativi aperti sull’integrità delle pratiche finanziarie ad alto livello.

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ultimo aggiornamento: 24 Marzo 2024 10:21

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