Il primo sospettato era ormai Mohamed Gaaloul, il tunisino 29enne arrestato con l’accusa di aver assassinato Alice Neri.
Una svolta sul caso di Alice Neri, la mamma 32enne di Ravarino trovata carbonizzata nella sua auto. I resti del suo corpo sono stati trovati dagli inquirenti nelle campagne di Fossa di Concordia, poco lontano dal bar dove la donna si è recata con un suo collega, prima di scomparire. I primi sospettati – il marito Nicholas Negrini e il collega che lavorava con lei – lasciano il postoal presunto assassino di Alice.
Il tunisino sospettato
Mohamed Gaaloul, tunisino di 29 anni, è diventato l’unico sospettato del caso. L’uomo, che si è scoperto essere amico della vittima, si trovava nello stesso bar dove Alice aveva incontrato il suo collega. Dopo il ritrovamento del cadavere, il 29enne è fuggito all’estero.
La moglie di Mohamed ha dichiarato: “Quello che posso assicurare è che mio marito non ha nulla a che vedere con questa vicenda. Nessuno di noi capisce quello che sta accadendo e il perchè”. La moglie dell’uomo nega a gran voce l’omicidio. “Siamo venuti a festeggiare con la mia famiglia. Non riesco a capire cosa stia accadendo: ho scoperto tutto dai giornali”.
L’arresto
Tuttavia, il 29enne è stato arrestato in Francia, al confine con la Svizzera, con l’accusa di aver assassinato Alice Neri. I Carabinieri di Modano sono riusciti ad individuarlo grazie alle registrazioni delle videocamere di sorveglianza dello Smart Cafè dove si trovava quella sera, come anche la vittima.
Alice e Mohamed si conoscevano da circa un anno: pare che abbiano lavorato insieme in una ditta di verniciatura fino alla scorsa estate, ma i dettagli sul loro rapporto sono ancora da chiarire. Secondo il collega di Alice indagato, lei gli aveva detto di avere appuntamento con “un’altra persona” proprio quella sera. Il 29enne, presente nel locale per tutta la durata dell’aperitivo tra i due, si sarebbe tenuto lontano dal tavolo dei due, aggirandosi tra la sala slot e il parcheggio.