Omicidio Cerciello Rega: Cassazione annulla condanne ai due statunitensi

Omicidio Cerciello Rega: Cassazione annulla condanne ai due statunitensi

Ieri la Corte di Cassazione ha annullato le condanne a Lee Elder Finnegan e Gabriel Natale Hjorth per l’omicidio di Cerciello Rega.

I giudici della Corte di Cassazione hanno chiesto un secondo appello e annullano le condanne nei confronti di Lee Elder Finnegan e Gabriel Natale Hjorth, i due statunitensi accusati per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega. La corte d’appello aveva condannato Finnegan a 24 anni di reclusione e Hjorth a 22.

Per Finnegan, che ha accoltellato il carabiniere, la Cassazione contesta le circostanze aggravanti e la sussistenza del reato di resistenza a pubblico ufficiale. Per Hjorth si contesta l’accusa di concorso in omicidio. Il che vuol dire che la Cassazione ritiene credibile la tesi della difesa secondo la quale i due americani non sapevano di trovarsi di fronte due carabinieri.

panoramica trastevere roma

I due non sapevano di trovarsi davanti a due carabinieri

L’accaduto risale al luglio 2019 quando fu assassinato il vicebrigadiere Cerciello Rega che si trovava insieme al collega Andrea Varriale, rimasto ferito. Lee Elder Finnegan e Gabriel Natale Hjorth erano a Roma per una vacanza e volevano comprare droga a Trastevere. Incontrano Sergio Brugiatelli che in piazza Mastai indica loro un pusher da cui rifornirsi. Quando scoprono che non c’è droga rubano lo zaino di Brugiatelli e pretendono 100 euro e cocaina per restituirlo. A quel punto Brugiatelli chiama il 112 e arrivano i due carabinieri.

I carabinieri si presentano in borghese al posto dello spacciatore e tentano di bloccare i due giovani ma uno dei due, Finnegan colpisce Cerciello con 11 coltellate, ferisce l’altro carabiniere e scappano nella camera d’albergo dove alloggiavano. I due vengono presi il giorno dopo grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza e alle testimonianze. Erano pronti a scappare e avevano nascosto in un controsoffitto il coltello arma del delitto.

I due erano stati condannati all’ergastolo in primo grado. L’appello aveva portato la pena a 24 e 22 anni di reclusione. Il procuratore generale ha sostenuto che ai due americani era stato chiesto soltanto di esibire i documenti e fermarsi. Rega inoltre era disarmato. Ora invece la decisione della Cassazione può portare ad un alleggerimento delle condanne.

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