La storia di Chicca Loffredo, stuprata e gettata nel vuoto
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La storia della piccola Chicca Loffredo, stuprata e gettata dall’ottavo piano

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Era ancora cosciente Chicca Loffredo quando fu lanciata giù dall’ottavo piano, dopo un anno di continue violenze.

Uccisa il 24 giugno 2014, Chicca Loffredo (all’anagrafe Fortuna), aveva compiuto 6 anni solo da qualche mese, quando è stata scaraventata dall’ottavo piano del rione Parco Verde di Caivano. Quello che sembrava un incidente, ha preso le sembianze di un vero e proprio delitto dopo la “caduta” di un altro bambino, Antonio, di 4 anni: non poteva essere solo un tragico destino.

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La caduta di Chicca Loffredo

Dopo essere finita sul selciato dopo un volo di dieci metri, il vicino di casa Salvatore Mucci si affretta ad aiutarla trasportandola all’ospedale, ma ormai era troppo tardi. Inizialmente si pensa ad un incidente domestico, ma l’ipotesi non torna.

Inoltre, si scopre che un anno prima un altro bambino, Antonio, era caduto dallo stesso stabile. Ma questa non poteva essere una coincidenza. Dall’autopsia sul cadavere, si scopre infatti che Chicca Loffredo era vittima di abusi sessuali.

Dai risultati autoptici emerge anche che la piccola era ancora cosciente quando è stata scaraventata indubbiamente giù dall’ottavo piano di quel palazzo della periferia di Napoli. Il medico Giuseppe Saggese dichiarò: “Mai visto tale scempio su una bimba in 46 anni di attività”.

Le accuse

La bambina era diventata incontinente a furia dei ripetuti abusi sessuali che subiva, ma nessuno se n’era accorto. Nè le maestre né in famiglie avevano compreso che Chicca stava male. Dopo l’accaduto, la madre della bimba, Domenica Guardato, ha sempre puntato il dito contro le persone che abitano nell’edificio in cui viveva anche lei con sua figlia.

Per la terribile vicenda sulla morte del piccolo Antonio, che viveva nello stesso stabile di Fortuna, la madre Marianna Fabozzi – sposata con Raimondo Caputo (detto “Titò”) – è finita nel mirino dalla Procura di Napoli con l’ipotesi di reato per omicidio colposo. Il caso viene curato dal capo dell’ufficio inquirente, Francesco Greco, che sulla questione vuole vederci più chiaro.

L’arresto di Raimondo e Marianna

A fare luce sul caso sono le dichiarazioni dell‘amichetta di Chicca, figlia di Marianna Fabozzi e sorella di Antonio, che incastrano il 44enne Raimondo Caputo. La bambina di 9 anni, agli inquirenti racconta: “Titò le stava addosso mentre lei ‘tirava calci’, con le mutandine abbassate, e poi lui l’ha buttata giù. Poi, ammette anche gli abusi subiti: “Mi violentava tutti i giorni io l’avevo detto a mamma che mi bruciava sotto ma lei mi rispondeva che poi passava”.

Solo nel luglio del 2017 viene arrestato Raimondo Caputo, condannato all’ergastolo per omicidio e violenza sessuale. L’uomo viene accusato di aver abusato sessualmente di Chicca Loffredo e di due delle tre figlie minori della ex compagna, Mariana Fabozzi, imputata per non aver impedito gli abusi, riceve una condanna a 10 anni di reclusione.

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ultimo aggiornamento: 16 Giugno 2023 17:25

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