Omicidio Chris Obeng, identificato il conducente dell'auto pirata
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Omicidio Chris Obeng, identificato il conducente dell’auto pirata

Carabinieri

L’auto guidata dall’uomo, che ha investito fatalmente il 13enne Chris Obeng, era intestata ad una donna di 64 anni.

E’ stato identificato l’uomo che la sera del 31 luglio ha investito e ucciso Chris Obeng Abom a San Vito di Negrar, in provincia di Verona. L’uomo sarebbe fuggito via senza soccorrere il ragazzo, per poi tornare a lavoro la mattina dopo come se nulla fosse.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Carabinieri
Carabinieri

La morte di Chris Obeng

Nella tarda serata di lunedì 31 luglio, Chris Obeng Abom – che avrebbe compiuto 14 anni a settembre – è stato investito da un’auto pirata stava camminando sulla strada intento a fare ritorno a casa. Il conducente della vettura non si è fermato per soccorrerlo ma è scappato via.

Solo dopo l’allarme di un passante, i soccorsi del 118 sono giunti sul posto trasportando il 13enne all’ospedale di Borgo Trento di Verona. A causa delle gravi condizioni, però, l’adolescente è deceduto ieri mattina.

I medici della terapia intensiva e d’emergenza dell’Azienda Ospedaliera universitaria di Verona affermano che Chris Obeng Abom “poteva essere salvato se fosse stato soccorso“. Oltre alle grave lesioni riportare, il 14enne sarebbe morto anche a causa di un “arresto cardiaco per ipossia da schiacciamento”. Quindi, sarebbe stato il periodo di tempo troppo lungo che potrebbe essere stato fatale per Chris.

Identificato il killer

Grazie alle indagini sul sistema di videosorveglianza comunale e i detriti dell’auto trovati sull’asfalto, i carabinieri sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo responsabile della morte di Chris. Si tratta di un uomo di 39 anni del posto, operaio, con piccoli precedenti fra cui spaccio di stupefacenti e guida in stato di ebbrezza.

Dalle prime informazioni emerge che l’auto intestata a una donna di 64 anni ma in uso al figlio. Proprio ieri, dopo la tragedia, il 39enne l’aveva usata nuovamente per andare al lavoro in un cantiere edile della Valpolicella, come se non fosse successo nulla.

La denuncia

L’uomo è stato fermato dai carabinieri, ai quali avrebbe ammesso di essere stato lui alla guida, ma non di aver investito una persona. Secondo quanto dichiarato, non si sarebbe accorto di nulla. Tuttavia l’auto, sequestrata dai carabinieri, presenta chiari danni compatibili con i frammenti rinvenuti sul terreno, e sul parabrezza.

Le cause dell’incidente sono ora in fase di accertamento da parte dell’autorità giudiziaria di Verona, alla quale l’uomo è stato denunciato in stato di libertà per i reati di omicidio stradale, fuga in caso di incidente e omissione di soccorso.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 2 Agosto 2023 17:14

Tragedia per bimbo di 9 anni: travolto da un ponteggio crollato

nl pixel