Omicidio a Costa Volpino, la furia del padre: “Mia figlia è morta per cosa?”

Omicidio a Costa Volpino, la furia del padre: “Mia figlia è morta per cosa?”

Omicidio di Sara Centelleghe a Costa Volpino, uccisa a soli 18 anni: ecco l’appello del padre in diretta su Rai1.

Il padre di Sara Centelleghe, una ragazza di appena 18 anni uccisa nel suo appartamento a Costa Volpino, intervenuto pubblicamente durante la trasmissione Storie Italiane su Rai 1.

Le sue parole, riportate da Rai News, sono il grido di un padre devastato ma anche un monito per tutta l’Italia: “Bisogna fare qualcosa, è ora di finirla, non può sempre andare avanti così, non possono sempre passarla liscia“.

Omicidio a Costa Volpino: le parole del padre di Sara Centelleghe

Vittorio Centelleghe ha condiviso il proprio smarrimento, chiedendosi il motivo di una morte così violenta e inspiegabile. “Perché? Sara è morta per cosa? Mia figlia per cosa è morta? Io mi chiedo questo: perché?“, ha dichiarato.

Ormai è all’ordine del giorno che viene uccisa una ragazza, una donna, senza motivo. Per niente“, ha continuato, denunciando l’allarmante regolarità con cui accadono femminicidi in Italia.

Il padre della 18enne non si è limitato a chiedere giustizia per sua figlia. Ma ha sollevato un tema fondamentale: quello di una cultura che, a suo dire, manca ancora di rispetto verso le donne.

È una questione di cultura che è sbagliata: bisogna cominciare dall’inizio, da quando sono piccoli a fargli capire e a dire che le donne non vanno trattate così,” ha sottolineato.

Gli sviluppi dell’indagine e l’interrogatorio del sospettato

Il presunto responsabile dell’omicidio, Jashan Deep Badhan, è attualmente detenuto e sarà sottoposto domani all’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari di Bergamo.

Secondo le prime ricostruzioni, il giovane avrebbe inferto una trentina di colpi alla giovane, concentrati al volto e all’addome.

Le ferite riportate alla mano destra durante l’aggressione di Sara Centelleghe sono state determinanti per destare i sospetti delle autorità, che lo avevano inizialmente convocato in caserma come testimone.

La ferita, causata verosimilmente durante l’aggressione, è risultata decisiva nel corso dell’inchiesta, portando al suo arresto.

Per chiarire i dettagli sulla dinamica e sul movente, il pubblico ministero ha incaricato un medico legale di eseguire l’autopsia, anche se la data dell’esame non è ancora stata fissata.