Omicidio Dugin, un’altra persona coinvolta nell’attentato 

Omicidio Dugin, un’altra persona coinvolta nell’attentato 

Secondo i servizi segreti russi, oltre a Natalia Vovk anche un’altra persona sarebbe coinvolta nell’attentato di Darya Dugin.

I servizi segreti russi sostengono che Natalia Vovk sarebbe stata aiutata da un’altra persona nell’atuare l’attentato in cui ha perso la vita Darya Dugin. La Dugin era una giornalista, analista e politica russa figlia del filosofo russo Oleksandr. Tra le prove a sostegno di questa accusa le targhe di auto e un documento kazako.

L’altra persona coinvolta nell’attentato di Darya sarebbe – oltre a Natalia Vovk – un altro cittadino ucraino. A sostenere l’accusa il Servizio di sicurezza federale russo (Fsb). Secondo quanto riferito dai servizi segreti russi, “L’ulteriore indagine ha stabilito che l’omicidio di Dugin è stato preparato a Mosca. Insieme a Natalia Vovk, da un altro membro del gruppo di sabotaggio e terrorista ucraino, il cittadino ucraino Bogdan Petrovich Tsyganenko. Nato nel 1978, arrivato in Russia tramite Estonia il 30 luglio 2022 e che ha lasciato il territorio russo il giorno prima dell’esplosione che ha ucciso Dugin”.

L’accusa è comparsa in un comunicato, e secondo l’Fsb, Tsyganenko ha fornito a Vovk targhe di auto e documenti rilasciati a nome della cittadina kazaka Yulia Zaiko. Avrebbe anche aiutato la donna costruire l’ordigno esplosivo in un garage in affitto nel sud-ovest di Mosca.

Il comunicato continua: “L’analisi delle telecamere di videosorveglianza ha documentato che la presunta omicida, Natalia Pavlovna Vovk, stava seguendo personalmente Dugin in un parcheggio per gli ospiti del festival Traditsiya”.

La vicenda

Stando alle prime ricostruzioni della vicenda, Darya al momento dell’esplosione si trovava alla guida dell’auto di suo padre, una Toyota Land Cruiser. Si trovava sola in macchina quando il fatto è accaduto. Secondo alcune indiscrezioni, subito dopo il momento dell’esplosione l’auto della commentatrice politica si sarebbe rovesciata e sarebbe finita fuori strada.

Per i servizi di intelligence russi la responsabile sarebbe Natalia Vovk. Sarebbe stata lei a posizionare l’ordigno esplosivo sotto la macchina della figlia del politologo russo Aleksandr Dugin. L’accusa è arrivata questa mattina attraverso l’FSB. La donna sarebbe stata accusata in una nota ufficiale. 

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