L’udienza di convalida si è tenuta nel carcere anconetano di Montacuto. Ferlazzo ha dichiarato che non c’era “nessun movente raziale”.
Un ambulante di nome Alika, è stato ucciso a bastonate a Roma: i passanti invece di aiutarlo hanno ripreso la scena. Alika era il nome della vittima della tragedia. Le forze dell’ordine hanno arrestato Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo per l’omicidio del un venditore ambulante.
La vittima, Alika, era un uomo di 39 anni di origine nigeriana. Si era stabilito in Italia già da diverso tempo. Alika è stato massacrato dal suo carnefice con la stampella con il quale camminava dopo essere stato vittima di un incidente. Era claudicante, in seguito ad un incidente di cui era stato vittima durante l’anno scorso.
Il killer di Alika
Il suo carnefice è un 32enne, Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo. Le forze dell’ordine hanno condotto l’arresto del killer il 30 luglio. Secondo quanto dichiarato, è stato trasferito nel carcere di Montacuto. Nella giornata di oggi è stato convalidato l’arresto di Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo. Davanti a Claudio Bonifazi, gip di Macerata, nell’udienza di convalida Ferlazzo ha dichiarato che nel suo atto non ci sarebbe nessun “movente raziale”.
L’udienza di convalida si è tenuta nel carcere anconetano di Montacuto. L’imputato Ferlazzo è stato assistito dall’avvocata Roberta Bizzarri. Secondo quanto riferito dal legale, Ferlazzo ha “collaborato, ha chiesto scusa e ha chiarito che non c’è stata alcuna motivazione di tipo razziale“. Sono queste le dichiarazioni fatte dalla legale al termine dell’udienza.
Alika faceva il venditore ambulante a Civitanova Marche, a Macerata, tutte le persone del posto lo conoscevano. Secondo alcuni, era “una persona tranquilla”. Ma questo non è bastato a risparmiarlo dal massacro: nella giornata del 29 luglio, ha subito un pestaggio nella strada centrale di Civitanova, che ne ha decretato la morte. Alika era sposato, e aveva anche un figlio: adesso dopo il delitto alla moglie rimane soltanto l’amarezza di quanto accaduto.