Omicidio di Sharon Verzeni: la decisione inaspettata
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Direttore: Alessandro Plateroti

Omicidio di Sharon Verzeni: la decisione inaspettata

Macchina della polizia con sirene

Il Comune di Terno d’Isola ha deciso di non costituirsi parte civile nel processo contro Moussa Sangare per l’omicidio di Sharon Verzeni.

Il processo per l’omicidio di Sharon Verzeni, la giovane uccisa il 30 luglio 2024 a Terno d’Isola, sta per prendere il via. La prima udienza si terrà martedì 25 febbraio davanti alla Corte d’Assise di Bergamo. Mentre l’attenzione mediatica si concentra sul dibattimento, una decisione sorprendente arriva dal Comune bergamasco: non si costituirà parte civile nel processo contro Moussa Sangare, l’uomo accusato del delitto.

Macchina della polizia con sirene
Macchina della polizia con sirene

L’impatto sul comune

La comunità di Terno d’Isola è stata profondamente segnata dall’efferato omicidio. Nei giorni successivi al tragico evento, il senso di insicurezza e inquietudine si è diffuso tra i cittadini, alimentato anche dalla vasta copertura mediatica. Il sindaco Gianluca Sala ha espresso il disagio collettivo sottolineando come «l’omicidio di Sharon Verzeni ha esercitato un grande impatto sulla vita nel nostro Comune e non solo. La comunità ha nutrito per lunghe settimane un senso di inquietudine e insicurezza, amplificato dal grande risalto che il caso ha avuto nel discorso pubblico e nelle cronache nazionali».

Questo clima di preoccupazione ha acceso il dibattito sulla sicurezza del territorio, portando molti a chiedersi se il Comune avrebbe intrapreso un’azione legale formale nel processo.

La posizione dell’amministrazione comunale

Nonostante il danno d’immagine subito dal territorio, il Comune ha deciso di non costituirsi parte civile. In una nota ufficiale si legge: «Pur sussistendo un pregiudizio istituzionale per l’istituzione comunale, l’amministrazione ha comunque deciso di non partecipare attivamente al processo come parte lesa. Il Comune esprime piena fiducia nell’operato della magistratura e rinnova la propria vicinanza alla comunità e ai familiari della vittima, auspicando che il processo possa fare piena luce sui fatti accaduti e garantire giustizia».

Il sindaco Sala ha ulteriormente chiarito la posizione, spiegando che «i fenomeni di microcriminalità e di disturbo della quiete pubblica non vanno però messi sullo stesso piano dell’omicidio di Sharon, che non presenta relazione con i problemi pregressi che abbiamo riscontrato sul territorio».

La scelta del Comune di Terno d’Isola di non costituirsi parte civile non deriva da indifferenza, ma dalla convinzione che il riscatto del territorio passi attraverso l’impegno quotidiano e la partecipazione civica. Come affermato dal sindaco: «Riteniamo che il rilancio della credibilità del paese debba passare dalla partecipazione civile alla vita pubblica e continuando a investire sul miglioramento della qualità della vita, attraverso opere pubbliche e progetti sociali». Un percorso che, secondo l’amministrazione, sarà il modo più autentico per onorare la memoria di Sharon Verzeni. Come riportato da ilgiorno.it dove è anche possibile visualizzare le dichiarazioni integrali.

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ultimo aggiornamento: 21 Febbraio 2025 18:58

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